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In Salento 20 uffici postali chiusi per lavori, i sindacati denunciano: «Forti disservizi»
L’azienda interviene dopo la denuncia di Cgil, Slc e Spi: «Presto sportelli adeguati alle nuove esigenze»
Dopo la denuncia della Cgil sui disservizi e sulle chiusure di venti uffici postali nel Salento, Poste Italiane interviene per chiarire le ragioni delle difficoltà segnalate, legandole all’attuazione del progetto Polis. L’azienda sottolinea che i disagi lamentati in queste settimane sono legati alla fase di ristrutturazione e ammodernamento degli sportelli, destinati a trasformarsi in veri e propri “sportelli unici digitali di prossimità”.
Il progetto, finanziato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, coinvolge 7.000 sedi in tutta Italia, nei centri con meno di 15.000 abitanti, e punta a rendere più semplice l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Nei nuovi uffici Polis sarà infatti possibile, ricorda l’azienda, richiedere certificati anagrafici e previdenziali, e in futuro anche documenti come passaporti e certificati giudiziari.
Poste Italiane precisa di essere consapevole dei disagi causati dai lavori, ma ribadisce che si tratta di interventi temporanei, necessari per garantire una migliore qualità dei servizi. «L’obiettivo - si legge nella nota - è semplificare la vita dei cittadini, offrendo soluzioni digitali avanzate e promuovendo la coesione economica, sociale e territoriale, in particolare nei piccoli comuni».
La replica arriva dopo la denuncia della Cgil, che insieme a Slc e Spi ha paventato un “Natale di disagi” per utenti e lavoratori, a causa delle chiusure concomitanti di numerosi uffici in provincia di Lecce, alcune dovute ai lavori del progetto Polis e altre agli interventi conseguenti agli assalti ai postamat a colpi di esplosivo delle scorse settimane. I sindacati hanno parlato di «forti disservizi per le comunità e carichi di lavoro insostenibili per il personale», chiedendo al prefetto la convocazione di un tavolo e ai sindaci di sollecitare l’attivazione di uffici mobili.
Poste Italiane, pur non entrando nel merito delle critiche sindacali, ribadisce il valore strutturale del progetto e assicura che gli interventi in corso sono finalizzati proprio a garantire una rete più moderna, efficiente e vicina ai cittadini. «Siamo impegnati - conclude l’azienda - a ridurre al minimo i disagi durante i lavori e a restituire al più presto alle comunità sportelli completamente rinnovati, in grado di rispondere alle esigenze del territorio e di favorire la piena inclusione digitale».