Turismo
Fasano, scoperte sette strutture irregolari: una masseria non aveva dichiarato 430mila euro di ricavi
Controlli su case vacanza e B&B privi di Codice Identificativo Nazionale. Sanzioni per oltre 50mila euro
Proseguono senza sosta i controlli della Guardia di Finanza di Fasano sulle locazioni di immobili a uso turistico. Negli ultimi tre mesi, le Fiamme Gialle hanno individuato sette strutture irregolari, tra bed and breakfast, case vacanza e agriturismi, risultate prive del Codice Identificativo Nazionale (CIN) — obbligatorio per legge dal 1° gennaio 2025 — oppure sanzionate per mancata esposizione del codice all’esterno.
I controlli hanno riguardato centinaia di strutture turistiche del territorio fasanese, con un’attività di verifica capillare condotta sia sul campo, attraverso sopralluoghi mirati nelle zone a maggiore affluenza, sia online, monitorando i principali portali di prenotazione e i social network per individuare eventuali attività abusive pubblicizzate in rete.
Tra le strutture finite sotto la lente dei finanzieri figura anche una masseria, per la quale è stata avviata una verifica fiscale che ha permesso di accertare omesse dichiarazioni di ricavi derivanti da attività agrituristica per oltre 430mila euro.
Le operazioni, che proseguiranno con ulteriori accertamenti di carattere fiscale e reddituale, hanno già portato all’elevazione di sanzioni per oltre 50mila euro e alla segnalazione alla Procura della Repubblica di Brindisi di sette gestori di strutture ricettive per violazione del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, in particolare per l’omessa comunicazione dei dati degli alloggiati.
L’esito delle attività è stato condiviso con il Comune di Fasano, che potrà ora procedere al recupero delle somme non versate derivanti dall’imposta di soggiorno.
L’azione della Guardia di Finanza mira a tutelare la concorrenza leale e a garantire equità tra gli operatori del settore turistico, oltre a proteggere i consumatori e contrastare pratiche irregolari che danneggiano chi opera nel rispetto delle regole.
Le verifiche continueranno anche nei prossimi mesi, nell’ambito di un piano di controlli esteso a tutto il territorio provinciale, per assicurare la legalità economica e la trasparenza nel comparto turistico.