La notizia
Brindisi, in provincia invasione di pannelli e accumulatori: «Impianti a discapito del territorio»
Opposizione al progetto su Tuturano, ma il Comune dà l’ok
La Provincia di Brindisi prova a porre un argine all’invasione di impianti fotovoltaici e di accumulo. Così, ha rilasciato un parere negativo al progetto di modifica con ricostruzione integrale di un parco fotovoltaico esistente a Tuturano e annessa costruzione di un impianto di accumulo elettrochimico. Si tratta di un investimento proposto dalla Apulian Renewable Energy, già Italgest Energia.
Provincia e Comune, però, viaggiano su binari opposti. L’ente guidato da Toni Matarrelli, infatti, nell’ambito della conferenza di servizi si è opposto spiegando che «la realizzazione di questi impianti determinerà una trasformazione paesaggistica tale da vanificare l’esistenza del Pptr quale strumento di tutela del territorio che di fatto si sta trasformando in una diffusa centrale di produzione/accumulo di energia elettrica a discapito del territorio». Il Comune di Brindisi, tuttavia, valutati tutti i pareri pervenuti nell’ambito della Procedura abilitativa semplificata, ha chiuso positivamente la conferenza rilasciando il provvedimento. D’altronde, i rilievi degli uffici dei due enti ricalcano in qualche modo l’indirizzo politico di Matarrelli e Marchionna. Il primo qualche settimana fa ha convocato i sindaci della provincia per discutere dell’emergenza fotovoltaico che sta invadendo le campagne brindisine. Marchionna, invece, accoglie tendenzialmente questi investimenti come un’opportunità per ricevere compensazioni che consentiranno di finanziare opere pubbliche. A tal proposito, il 15 aprile scorso la giunta ha deliberato che le misure degli oneri istruttori a carico degli investitori nelle Fer e negli impianti di accumulo di competenza comunale siano parametrate su importi pari allo 0,03 per cento dell’investimento.
Nelle settimane scorse il Comune ha chiuso positivamente anche la Pas per la costruzione di un impianto di accumulo elettrochimico della potenza massima di 614 Mw all’interno di aree della centrale Enel.
Intanto continua a far discutere la notizia lanciata dalla Gazzetta sulla scelta della Difesa di mettere a bando 40 ettari dell’ex base Usaf per la realizzazione di un campo fotovoltaico. Fabio Protopapa, perito agrario già nel Wwf e in Coldiretti, avanza una proposta per rilanciare l’area affinché sia trasformata in «un contenitore dove tutte le moderne tematiche dell’agricoltura, dell’agriturismo, dell’alberghiero e dell’industria agraria possano interagire, un ambiente dove anche gli ospiti potrebbero relazionarsi con la parte formativa e di ricerca. La grande disponibilità di edifici consentirebbe di creare aule, laboratori, biblioteche, uffici amministrativi, mense e ristoranti a supporto delle attività accademiche e culturali. Ma anche allevamenti e coltivazioni sperimentali e di ricerca, residenze, impianti sportivi, aree verdi, spazi comuni di vita sociale dove studenti e turisti possono interagire».