il provvedimento
Derby Fasano - Brindisi violento, pioggia di Daspo: «Individueremo i responsabili»
Zaccaria: «Fasano è accogliente, ma stop trasferte a rischio». Brindisi: conto salato
Ci sono decine di filmati e fotogrammi a disposizione degli investigatori. Saranno controllati anche accessi «sospetti» negli ospedali della provincia. Le forze dell’ordine stringono il cerchio per identificare e sanzionare i tifosi che domenica hanno costretto il direttore di gara a fermare il derby di calcio tra Fasano e Brindisi per lancio di oggetti in campo (dal settore occupato dai brindisini) e si sono resi protagonisti degli scontri all’esterno dello stadio. La Questura fa sapere che «le attività di indagine portate avanti dagli agenti della Digos con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi sono iniziate subito dopo gli scontri tra le opposte tifoserie e vanno avanti a ritmo serrato al fine di individuare i presunti autori dei gravi fatti. Contemporaneamente, la divisione polizia anticrimine vaglierà le posizioni degli interessati per la successiva adozione dei Daspo». Intanto, il Comune di Fasano potrebbe far pervenire - come prevede la legge - alla società Brindisi Fc una richiesta di risarcimento per i danneggiamenti causati all’interno dello stadio Vito Curlo, con vari punti del terreno di gioco bruciati dai fumogeni lanciati in campo, un bagno rotto, striscioni pubblicitari dati alle fiamme, persino un estintore divelto e un altoparlante trafugato. Un esborso che si aggiungerebbe alla quasi certa ammenda e alla possibilità che il Brindisi disputi una o più gare a porte chiuse.
Ferma condanna giunge dal sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria: «Bombe carta, lanci di pietre, pugni, calci, esseri umani riversi per terra ci hanno fatto ricordare brutte scene del passato. Gli ultras del Brindisi, nonostante l’accoglienza e il clima di grande serenità creato dai tifosi fasanesi, hanno prima interrotto la partita attraverso il lancio di oggetti in campo e, successivamente, generato scontri estesi anche ai giardini privati delle abitazioni circostanti lo stadio. Credo sia giunto il momento di consentire le trasferte solo se si è in grado di garantire la massima sicurezza. Non possiamo mettere in pericolo l’incolumità di cittadini che hanno come unica responsabilità quella di vivere in prossimità dello stadio. Fasano ha dimostrato negli ultimi anni grande responsabilità: i fasanesi hanno il diritto di vivere tranquilli le loro domeniche».
Gli fa eco l’assessore allo Sport del Comune di Fasano, Giuseppe Galeota: «Tutta la comunità fasanese è incredula e sconcertata davanti a tali episodi di violenza totalmente estranei al calcio e allo sport». Anche il Brindisi Fc stigmatizza duramente il comportamento dei propri tifosi: «Gli atti di teppismo e violenza che hanno portato alla sospensione definitiva della partita sono un oltraggio non solo alla società e ai suoi tifosi, ma all’intero movimento calcistico. Il Brindisi Fc prende le distanze da questi individui, che con il loro comportamento irresponsabile e incivile infangano il nome del club e della città, dimostrando di non avere alcun rispetto né per lo sport né per la comunità. Il calcio non è e non sarà mai il rifugio di chi cerca lo scontro e la distruzione.
Il Brindisi Fc auspica che le autorità competenti intervengano con la massima severità individuando e punendo i responsabili affinché siano definitivamente allontanati da qualsiasi contesto sportivo». La società Us Fasano si dice «fortemente dispiaciuta per l’accaduto» e esprime la volontà di «ricominciare a parlare di calcio giocato per dimenticare in fretta questa brutta pagina».