vita di palazzo

Brindisi, per la mozione di sfiducia al sindaco Marchionna pronti con la «conta» dell’opposizione

NICOLA BELLANOVA

Dodici consiglieri pronti a staccare la spina in attesa della 13esima firma per capire se il sindaco ha i numeri necessari per restare in sella

BRINDISI - La minoranza in consiglio comunale è pronta alla “conta ufficiale”, per capire realmente se il sindaco Giuseppe Marchionna ha i numeri necessari per restare in sella. Ma manca solo una firma, per poter presentare la mozione di (s)fiducia in consiglio comunale. Tutti i dodici consiglieri di opposizione (Francesco Cannalire, Lino Luperti, Riccardo Rossi, Roberto Fusco, Diego Rachiero, Alessio Carbonella, Denise Aggiano, Pierpaolo Strippoli, Alessandro Antonino, Michelangelo Greco, Giampaolo D’Onofrio, Rino Giannace), riunitisi nei giorni scorsi per decidere il da farsi, sono pronti a sottoscrivere la mozione per portare la discussione davanti a tutta l’assemblea. Anzi, come più di qualcuno fa sapere tra i corridoi di Palazzo di Città, il documento sarebbe già pronto per essere protocollato e presentato al presidente del consiglio Gabriele Antonino, Ma, per l’appunto, il regolamento prevede la sottoscrizione dei 2/5 dei consiglieri, quindi servono tredici adesioni.

Tra le fila del centrodestra, i malumori non mancano, e le spinte centripete e centrifughe sul primo cittadino, sono all’ordine del giorno. Se Fratelli d’Italia e i Moderati vanno in pressing per il rientro in giunta di Oggiano e Loiacono, gli altri membri del centrodestra frenano e serrano le fila. Non a caso, la possibile creazione di un “gruppo misto” a cui aderirebbero Quarta (che aveva espresso giorni fa l’ipotesi di una conta nella maggioranza davanti a tutto il consiglio), De Maria e Borromeo, indebolirebbe il peso specifico dei meloniani e fungerebbe da stampella per stoppare le ambizioni di dei due ex assessori. E quindi, la responsabilità di una eventuale azione di sfiducia verso Marchionna ricadrebbe tutta su Fratelli d’Italia. E in questo calderone, il centrosinistra è sornione: «Crediamo che la situazione al Comune di Brindisi sia estremamente grave e che i brindisini non meritino un’amministrazione incapace e inadeguata ad affrontare i problemi che attanagliano la città e che ha come priorità solo il soddisfacimento di interessi particolari.

Per quanto premesso, tutti noi 12 consiglieri comunali di minoranza, siamo pronti a sottoscrivere una mozione di sfiducia per presentare e portare la discussione in Consiglio Comunale, quindi al cospetto della città. Ci appelliamo a quanti, nella maggioranza, non intendono sottostare ai diktat, a convenienza, dei ras dei partiti e ricondurre il dibattito politico alla decenza, al rispetto istituzionale e alla necessaria trasparenza in Consiglio Comunale». E il tredicesimo uomo, in realtà, sarebbe già pronto, da un pezzo, a scendere in campo.

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