sanità e dintorni
Il nuovo ospedale di Monopoli-Fasano agita i sindaci: «I medici del Perrino si sposteranno lì»
Speranze e timori dei sindaci della provincia brindisina. Il primo cittadino di Ostuni tuona: «Sento parlare di riconversione, devo sapere cosa accadrà».
Il nuovo ospedale di Monopoli-Fasano anima speranze e timori dei sindaci della provincia brindisina, che ieri sono tornati a incontrarsi alla presenza del direttore generale dell’Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio. Il rischio che il nosocomio barese possa sottrarre personale agli ospedali esistenti è stato rappresentato dal delegato alla Sanità del Comune di San Pietro, Oronzo Giordano: «Appena il nuovo ospedale di Monopoli-Fasano sarà aperto, credo che alcuni professionisti attualmente in servizio al Perrino si trasferiranno lì per fare carriera». «Ha ragione il delegato del Comune di San Pietro - ha subito rincarato il primo cittadino di Fasano, Francesco Zaccaria: il nuovo ospedale sembra quasi un albergo rispetto a strutture molto più fatiscenti, perciò le scelte dei medici saranno orientate verso l’ospedale di Monopoli-Fasano». Zaccaria ha criticato la bozza dell’atto aziendale dell’Asl di Brindisi perché «non parla di cosa sta accadendo tra Fasano e Monopoli. Possiamo far finta di niente, che non ci siano atti allegati al nuovo ospedale, che prevedono che raccoglierà il 100 per cento del bacino d’utenza di Fasano, il 90 per cento di quello di Cisternino, il 50 per cento di quello di Ostuni e Ceglie. Pertanto, questa bozza di atto aziendale parla solo di una parte di quello che accadrà in questa provincia. È prevista una strutturazione dei reparti (degli ospedali esistenti, ndr) sulla base di un bacino di utenza che non ci sarà, perché sarà attratto dal nuovo ospedale».
Su questa scia si è inserito l’intervento del sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, che ha chiesto chiarezza: «Il nuovo ospedale è una cosa molto positiva per la provincia di Brindisi. Ma ho bisogno di sapere cosa accadrà. Stiamo lavorando per far recuperare appeal all'ospedale di Ostuni, e sentire parlare di riconversione del nostro ospedale prima di riaprire la nuova piastra costata svariati milioni di euro, rende difficile ogni operazione di ripristino della fiducia nei miei concittadini. Devo sapere se gli sforzi compiuti sono vani o meno».
Il tema, insomma, diventa soprattutto politico, per questo il sindaco di Brindisi, Pino Marchionna, ha anticipato che sarà necessario incontrare l’assessore regionale alla Sanità.
Il direttore generale dell’Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio, ha tranquillizzato Pomes sul fatto che «l’ospedale di Monopoli-Fasano non andrà in contrasto con l’ospedale di Ostuni, anche perché la Regione ha finanziato la piastra ambulatoriale, che sarà un fiore all’occhiello» e ha replicato a Zaccaria, spiegando che «a livello organizzativo non possiamo interferire su una struttura che appartiene a un’altra Asl», che «l’atto aziendale non è statico ma potrà essere aggiornato» e che comunque «dovrà passare dal vaglio della Regione». Ad ogni modo, «sarà possibile integrare l’atto aziendale attraverso protocolli con l’Asl di Bari».