Il caso
Brindisi, inchiesta della Procura sulla morte dell'operaio Arif durante lo spegnimento di un incendio
Il fascicolo del pm Raffaele Casto: ipotesi di violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Oggi l'incarico per l'autopsia
BRINDISI - La Procura di Brindisi ha aperto una inchiesta per chiarire le cause della morte di Mario Rotiglio, l’operaio Arif di 67 anni di Ostuni deceduto sabato intorno alle 19 mentre lavorava allo spegnimento di un incendio nelle campagne di Ceglie Messapica.
Il fascicolo è affidato al pm Raffaele Casto, che ha delegato i carabinieri con lo Spesal della Asl di Brindisi. L’incidente sarebbe stato causato dal ramo di una grossa quercia che, improvvisamente, avrebbe ceduto proprio mentre Rotiglio lavorava per provare a circoscrivere le fiamme. Inutili i soccorsi, nonostante l’intervento immediato di personale dei vigili del fuoco e di altri colleghi dell’Arif (due sono rimasti lievemente feriti): Rotiglio è morto praticamente sul colpo.
Stamattina la Procura dovrebbe affidare l’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima. I militari stanno invece ascoltando i colleghi dell’operaio per provare a ricostruire con esattezza la dinamica della tragedia e, in particolare, se siano state rispettate le norme in materia di sicurezza.