Il caso
Libri alla biblioteca di Erchie, la Procura di Brindisi chiede 4 anni in abbreviato per il sociologo barese Palmisano
Palmisano, imputato in qualità di legale rappresentante della cooperativa Radici Future, si candidò alle primarie della Regione Puglia nel 2019 con «Puglia, ambiente e lavoro»
BRINDISI - Dopo aver confermato l’accusa di concorso anomalo in concussione, la Procura di Brindisi, ha chiesto la condanna in abbreviato a quattro anni per il sociologo barese e fondatore del festival Legalitria, Leonardo Palmisano, imputato in qualità di legale rappresentante della cooperativa Radici Future nel processo sulle presunte irregolarità al Comune di Erchie.
La richiesta è stata presentata ieri al gup del tribunale di Brindisi, Simone Orazio, dai pm Pierpaolo Montinaro e Giovanni Marino, titolari del fascicolo che portò all’arresto del sindaco Pasquale Nicolì, il 9 gennaio scorso, con conseguenti dimissioni. I pm hanno invocato due anni per l’ex dirigente dell’area tecnica del Comune, Ciriaco Ciro Pasquale, accusato di concorso in falsità materiale in atto pubblico. Palmisano (avvocato Maria Pia Vigilante) e Pasquale (avvocato Ottavio Martucci) hanno rivendicato la correttezza del proprio operato. Il gup si pronuncerà il 15 ottobre.
Secondo l’accusa l’ex sindaco Nicolì e l’ex assessore ai Servizi sociali, Pamela Melechì avrebbero costretto «mediante minacce implicite di demansionamenti o atti vessatori» il segretario comunale a «dare indebitamente alla cooperativa Radici Future, una utilità costituita dalla «gestione della biblioteca» del Comune attraverso «l’affidamento diretto», a fronte di 12.289, 28 euro, «oltre a quello derivante dal ritorno di immagine» relativo alla stessa gestione...