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Fasano, in piazza i No G7 lasciano per terra le foto dei leader «insanguinate»
Partito il corteo, tra i manifestanti anche esponenti del proletariato comunista e Cobas
FASANO - A poche ore dall’avvio del corteo organizzato dal tavolo di coordinamento No G7 e previsto alle ore 15, in piazza Ignazio Ciaia a Fasano si sono già radunati alcuni manifestanti. Tra loro anche esponenti del proletariato comunista e Cobas. Per terra hanno posato le foto dei leader del G7 macchiate con pennarelli rossi come se fossero sporche di sangue. Tra le immagini anche quella della premier Giorgia Meloni. In città alcuni commercianti hanno chiuso i negozi, altri hanno protetto le vetrine con pannelli di compensato.
«Siccome siamo sempre noi cittadini a pagare - spiega il titolare della farmacia Lanzisera - abbiamo deciso di proteggerci. La polizia non ci ha dato nessun avvertimento ma, con tutto quello che si sente, meglio evitare rischi». Dello stesso parere anche il proprietario del bar Roma. «Noi - assicura - chiuderemo a breve». I manifestanti in piazza rivendicano con i loro slogan «un mondo libero dai padroni che impongono miseria e guerra: ribellarci - sostengono - è giusto». «La Puglia - aggiungono parlando con un megafono - non è terra di guerra. No al G7 della nostra terra».
IL SINDACO: «CONFIDO NEL SENSO DI RESPONSABILITA'»
«Abbiamo lavorato a lungo per questi due eventi, tra ieri e oggi, nulla è stato lasciato al caso e speriamo anche oggi nella responsabilità dei manifestanti che ieri si sono dimostrati eccezionali». Lo dichiara il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, a meno di due dal corteo previsto alle 15 in città «contro le politiche del G7». L’iniziativa è stata promossa dal Tavolo di coordinamento No G7 e si terrà a pochi chilometri dal Borgo Egnazia.
«Abbiamo sempre detto - aggiunge il primo cittadino - che il dissenso ha una sua dignità e va garantito, a patto che non vi siano conseguenze per i cittadini che hanno ospitato con grande disciplina e responsabilità questo evento». In città c'è un imponente dispiegamento di forze dell’ordine. «Confidiamo in una manifestazione serena- conclude Zaccaria - anche gioiosa e che dia la possibilità a tutti di raccontare il proprio punto di vista sul G7 senza conseguenze per nessuno»