allarme ambiente

Brindisi, ambientalisti sempre più critici nei confronti del cantiere Edison

Andrea Pezzuto

La realizzazione del deposito Gnl in attesa della sentenza del Tar Lazio prevista a giugno. Il sindaco non trascinerà il Comune in contenziosi giudiziari

BRINDISI - Il cantiere per la realizzazione del deposito gnl di Edison non potrà partire prima del 19 giugno, data in cui il Tar Lazio si esprimerà sulla distanza che deve intercorrere tra l’impianto e il binario. Questa situazione, secondo le sigle ambientaliste, consente «a Comune e Provincia, cui va riconosciuto il merito di aver mantenuto la barra dritta, di ponderare atti in difesa degli interessi collettivi del territorio, dando concreto sostegno giuridico al consorzio Asi». In realtà, il sindaco Pino Marchionna ha già affermato che non trascinerà il Comune in contenziosi giudiziari.

Gli ambientalisti esprimono poi insoddisfazione per le risposte ricevute dalla Capitaneria di porto in merito alle conseguenze in termini di sicurezza e interferenza con altri traffici portuali che potrebbero derivare dalla presenza del deposito e delle navi gasiere. «Il 23 aprile 2021 - spiegano - inoltrammo una richiesta alla Capitaneria con la quale esprimevamo forti dubbi sulla sicurezza e sulle limitazioni del traffico portuale e chiedevamo di conoscere esattamente gli scenari che si sarebbero verificati con la costruzione del deposito. La Capitaneria decise di rispondere in modo estremamente vago, riservandosi di emanare in un secondo momento le disposizioni in materia di sicurezza della navigazione e degli ormeggi». Da allora «non è stato deciso e comunicato niente». Per questo gli ambientalisti ritengono «tale atteggiamento incomprensibile e irragionevole». «Evidentemente - concludono - la Capitaneria pensa di rendere note le sue decisioni a impianto realizzato, quando oramai il danno sarà consumato. Ma la città vuol sapere prima e non dopo a cosa va incontro».

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