Nel Brindisino

Fasano, trova un orecchino e ne diventa proprietario, lo rivende e dona i soldi al vescovo

Mimmo Mongelli

Tutto ha inizio con il ritrovamento del gioiello d’oro consegnato alla Polizia locale: la somma è diventata un assegno per il seminario della diocesi di Monopoli-Conversano

FASANO - Quando da un fatto poco piacevole nasce un gesto di solidarietà concreta. Due anni fa, il 2 novembre, trovò nel piazzale antistante la chiesa Matrice un orecchino in oro. Dopo essersi attivato personalmente per rintracciare il proprietario del monile, non riuscendovi, il fasanese Italo Pisconti consegnò il gioiello alla Polizia locale.

La legge in questi casi prevede che l’ufficio comunale proceda alla pubblicazione di un avviso nell’albo pretorio del Comune per dare notizia dell’avvenuto rinvenimento dell’oggetto e della consegna dello stesso all’ufficio comunale competente.

Trascorso un anno dall’ultima pubblicazione, nel caso in cui nessuno abbia reclamato l’oggetto, chi l’ha trovato può chiedere di diventarne proprietario. Ed è quello che ha fatto Italo Pisconti.

La “vera” notizia è che non lo ha fatto per arricchirsi – non ci sarebbe stato assolutamente niente di male – ma per fare un’opera di bene (come è nel suo stile di vita). Diventato ufficialmente proprietario dell’orecchino, il signor Pisconti lo ha subito venduto ad un’agenzia specializzata nell’acquisto di gioielli e, a seguire, è andato in banca per far emettere con la somma ricavata dalla vendita – 105 euro – un assegno circolare non trasferibile intestato a mons. Giuseppe Favale, vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli.

Il desiderio di Italo Pisconti è che quei soldi, che la Provvidenza gli ha fatto trovare camminando per strada, vadano al seminario diocesano.

Non c’è davvero che dire: quello del signor Italo è stato un gesto di grande generosità. Non tutti, venendosi a trovare nella stessa situazione, avrebbero fatto la stessa cosa. È proprio questa la morale del fatto successo a Fasano nei giorni scorsi. Il più delle volte notizie di questo genere non trovano spazio sui giornali. Perché fatti così non sono considerati una notizia. È vero il contrario: quello compiuto dal signor Pisconti è un bel gesto che merita eccome di essere raccontato.

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