Flora e fauna

Torre Guaceto, niente più reflui in Riserva condotta sottomarina in arrivo

Pierluigi Potì

L’Aqp sta per completare l’opera che consentirà lo scarico proveniente dal depuratore di Carovigno

Brindisi- Inizia il conto alla rovescia in vista del ripristino della funzionalità e del prolungamento della vecchia condotta sottomarina esistente in zona Apani che porterà i reflui provenienti dal depuratore consortile di Carovigno in mare aperto, anzichè - attraverso il Canale Reale - nella zona “A” della Riserva di Torre Guaceto come avviene tuttora.

L’iter, infatti, è ormai agli sgoccioli e, dopo l’avviso (previsto dalle legge) rivolto a coloro i quali vantino crediti per indebite occupazioni o per danni arrecati nell’esecuzione dei lavori, si procederà al collaudo tecnico-amministrativo di un’opera che si attende già da diversi anni.

Si tratta di un intervento strategico di grande utilità laddove la condotta sottomarina, una volta rimessa in funzione, convoglierà a oltre tre chilometri dalla costa, e a una profondità di 50 metri, le acque trattate dal predetto impianto (al quale risulta già collegata) che - ricordiamo anche questo - serve i comuni di San Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Carovigno e le marine limitrofe. Il tutto con innegabili benefici per l’area marina protetta, che resterà così indenne dal passaggio delle acque reflue, a vantaggio anche delle migliaia e migliaia di visitatori che si registrano ogni anno.

La rifunzionalizzazione e prolungamento della condotta sottomarina è un progetto elaborato dall’Acquedotto Pugliese per un importo di poco superiore ai 3,3 milioni di euro (con un ribasso di oltre il 55% rispetto al prezzo base che era stato fissato in 6 milioni di euro) e, nella tabella di marcia iniziale, avrebbe dovuto essere completato in poco meno di un anno già agli inizi del 2020.

I soliti intoppi burocratici hanno allungato i tempi, ma ormai il traguardo è vicino e a giovarsene saranno flora e fauna di Torre Guaceto.

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