l'inchiesta

Brindisi, perse il bambino al nono mese di gravidanza: indagati quattro medici

Pierluigi Potì

È in corso anche una perizia che il Pm ha affidato ad un pool di esperti, il cui esito è atteso per il prossimo mese

BRINDISI - Perse il bambino al nono mese di gravidanza: per questo motivo, quattro medici dell’ospedale “Perrino” di Brindisi risultano ora indagati.

La vicenda risale al 19 ottobre scorso quando la 35enne G.M. arrivò al Pronto Soccorso del nosocomio locale a seguito di ipertensione, dolori addominali e gonfiori vari. Complici anche le procedure anti-Covid, alla donna, stando a quanto è emerso, venne prestata attenzione dal personale sanitario soltanto due ore dopo l’arrivo (avvenuto poco dopo le 13). Dal tracciato effettuato, sarebbe emerso dapprima un battito cardiaco debole e, ad una ripetizione dell’esame, addirittura inesistente. Da qui, il trasferimento urgente in sala operatoria (ad oltre quattro ore dal ricovero della 35enne) per un parto cesareo, al culmine del quale, tuttavia, il bambino venne alla luce già morto. I medici ne accertarono il decesso, dovuto - stando alle loro dichiarazioni - ad uno strozzamento provocato dal cordone ombelicale mentre era ancora in grembo (e questo avrebbe a loro dire giustificato l’esito negativo del secondo tracciato). Dal canto suo, la 35enne rimase nei giorni a seguire ricoverata al “Perrino” per seri problemi ai reni e, già al momento del parto, aveva accusato forti emorragie.

Dopo l’episodio, i genitori della sfortunata creatura - assistiti da un avvocato del foro di Roma - hanno presentato denuncia contro ignoti presso la Questura di Brindisi, chiedendo l’apertura di un fascicolo d’indagine finalizzata ad accertare eventuali responsabilità, anche per il ritardo con il quale le vennero prestate assistenza e cura sanitaria. Il Pm, di conseguenza, ha subito disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia sulla piccola salma. Ora, a distanza di tre mesi dall’accaduto, risultano - come detto - indagati quattro medici del “Perrino” ed è in corso anche una perizia che il Pm ha affidato ad un pool di esperti, il cui esito è atteso per il prossimo mese.

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