Omofobia
Marco e Denis in viaggio di nozze a Fasano: «Sbeffeggiati da chef: ha disegnato un pene nel piatto». Ma il resort smentisce
La denuncia ha fatto il giro del web. Alla fine il resort si è detto estraneo ai fatti e i due neosposi hanno accettato le loro scuse: “È bene quello che finisce bene una stretta di mano da persone mature”
FASANO - Scoppia la polemica dopo la denuncia via social di Denis e Marco, coppia di veneti in viaggio di nozze in Puglia, precisamente in un resort di lusso a Fasano: «Noi derisi dai camerieri, lo chef che con la salsa scrive volgarità nei piatti e ridendo con i colleghi le vuole far portare in tavola, addirittura ci ha disegnato un pene nel piatto». Marco ha scritto alla Gazzetta per denunciare l'episodio: «Siamo arrivati in viaggio di nozze qui e pensavo di essere in piccolo paradiso bensì nonostante la cura del dettaglio personale poco selezionato e omofobo, addirittura venire derisi dai camerieri, lo chef che con la salsa scrive volgarità nei piatti e ridendo con i colleghi le vuole far portare in tavola», queste le parole del neosposo arrivato insieme al neomarito Denis in Puglia per festeggiare il loro matrimonio, celebrato all'inizio del mese di settembre dal deputato Alessandro Zan. Come raccontano poi i due 35enni, che hanno lasciato una recensione negativa sulla pagina Facebook del resort fasanese Canne Bianche: «Non ci aspettavamo che assieme alle pietanze ci servissero disegni con la salsa a forma di un pene nel piatto, fatto che troviamo assolutamente disdicevole. Di certo non lascerò passare la cosa in sordina», sottolinea Marco.
La denuncia ha sortito il suo effetto facendo il giro del web. Non è tardata neppure la risposta della struttura pugliese che in un lungo post smentisce categoricamente la vicenda: «Siamo rimasti esterrefatti dinanzi ad un affermato caso di omofobia che sarebbe accaduto nel nostro albergo, noto in ambito nazionale ed internazionale per la sua assoluta apertura all'accoglienza, senza discriminazioni o preferenze di alcun tipo. Ancor più esterrefatti lo siamo dopo anche aver svolto le dovute indagini ed aver accertato presso tutto il personale, che potrà confermarlo, che il caso raccontato è completamente falso», hanno replicato sempre via Facebook, chiedendo scusa alla coppia di neosposi, che ha infine archiviato la vicenda accettando tramite social l'ammenda: «Il proprietario del resort insieme al figlio hanno chiesto scusa, spiegandoci che avevano sospeso momentaneamente lo chef per far sì che tutto ciò non potesse più capitare. È bene quello che finisce bene una stretta di mano da persone mature».