L'ordinanza
Brindisi, Sì alle spiagge «plastic-free» ma materiale sostitutivo è carente
Per il responsabile del Comitato Balneare Puglia, Salvatore Lanzilotti, i concessionari balneari non sono ancora pronti
BRINDISI - A poche settimane dall’inizio della stagione estiva l’ordinanza pubblicata giorni fa dalla Regione pugliese sulle spiagge “plastic free”, sta creando qualche problema in seno ai concessionari balneari, ancora non pronti al grande passo come è stato chiesto.
Il responsabile del Comitato Balneare Puglia, Salvatore Lanzilotti, protagonista di grande battaglie, spiega le motivazioni: «Mantenendo strutturalmente quella del 2018, la nuova ordinanza ha due nuove note degne di attenzione. La prima prescrizione su aree demaniali riguarda il primo comma dell’art. 3 che vieta l’utilizzo di contenitori per alimenti, piatti, bicchieri, posate, cannucce, mescolatori per bevande non realizzati in materiale compostabile, se monouso. La nostra stupenda Puglia diventa “plastic-free”, iniziativa lodevole, che vede noi concessionari tra i primi promotori e sostenitori, rimarcando ancora una volta la nostra grande attenzione alla tutela dell’ambiente».
Esiste, però, un grosso problema: «Il mercato della grande distribuzione - continua Lanzilotti - non è pronto a fornire i materiali richiesti e quei pochi articoli che faticosamente si riescono a trovare hanno dei costi enormi che andranno ad incidere sul cliente. Un esempio: se una persona mi chiede una coppetta gelato pre-confezionata non la posso vendere così com’è, la devo versare in contenitore biodegradabile. Tutti i grandi marchi non sono assolutamente pronti. Ripeto, da parte nostra pieno sostegno al “plastic-free”, ma siamo impossibilitati ad attuarla nella totale forma».
La seconda nota di rilievo riguarda l’art. 1 comma 5: «Dal 1° maggio al 30 settembre, se aperti per la balneazione - continua il responsabile del Comitato Balneare Puglia - i titolari di concessione devono garantire il servizio di salvamento negli orari di apertura, previa comunicazione al Comune costiero. I bagnini sono le sentinelle di garanzia della sicurezza ed assistenza. È noto che questo prezioso servizio viene svolto, nella quasi totalità, dai ragazzi, che con il titolo trovano occupazione durante il periodo estivo da giugno ad agosto, mentre nei periodi di maggio e settembre sono impegnati negli studi, per cui i concessionari hanno enorme difficoltà a garantire il servizio di assistenza bagnanti duranti questi due mesi. Tantissimi colleghi, loro malgrado - conclude Lanzilotti - non effettueranno il servizio di noleggio ombrelloni e lettini in quel periodo e questo, è intuibile, potrà provocare un grave danno d’immagine turistica, mettendo a rischio la destagionalizzazione, una perla che la Puglia aveva faticosamente coltivato».