politica

Mo: Bonelli, 'polemiche strumentali sul caso Hannoun'

Roma, 29 dic. (Adnkronos) - Angelo Bonelli, intervistato dal Corriere della Sera, interviene sul 'caso Hannoun' e sulle polemiche contro i movimenti pro Palestina, chiarendo anzitutto che Avs il 7 ottobre ha condannato duramente in Parlamento l'attacco terroristico di Hamas, "senza alcuna giustificazione", ribadendo che il terrorismo è nemico del popolo palestinese. Bonelli definisce strumentali gli attacchi della destra: se si seguisse la logica delle accuse su incontri e fotografie, "non si dovrebbe più incontrare nessuno".

Per lo stesso criterio, osserva, si dovrebbe puntare il dito contro parlamentari di Fratelli d'Italia che frequentano esponenti del terrorismo nero o contro chi fa lavorare esponenti di Forza Nuova con Atreju e in contesti legati a Palazzo Chigi. Una polemica che, sostiene, serve a trovare un alibi rispetto al dramma dello sterminio del popolo palestinese e all'orrore prodotto a Gaza dal governo israeliano, rispetto al quale non si possono criminalizzare milioni di cittadini italiani indignati, anche a destra. Sul piano giudiziario, Bonelli dice di avere fiducia nella magistratura e auspica che la vicenda venga chiarita rapidamente. Precisa inoltre che quando parla di terrorismo il riferimento è al caso Hannoun: chiede che le responsabilità vengano accertate fino in fondo perché su questi temi occorre essere "sempre intransigenti", accusando però la destra di essere garantista "a corrente alternata" e di usare l'inchiesta per attaccare opposizione e sinistra e per continuare a costruire un alibi ai crimini contro l'umanità commessi dal governo di Benjamin Netanyahu.

Infine, sull'ipotesi di una candidatura di Francesca Albanese con AVS, Bonelli afferma che la notizia viene riproposta ciclicamente ma che "in questa fase" non si sta parlando di candidature. Ricorda però che Francesca Albanese è sottoposta a sanzioni da parte degli Stati Uniti e giudica incredibile che il governo italiano non abbia ritenuto di dire che la decisione dell'amministrazione Donald Trump è inaccettabile, a prescindere dal fatto che se ne condividano o meno posizioni e scritti".

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