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Referendum: Ceccanti, 'tempi stretti o tre mesi per voto interpretazioni entrambe legittime'
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - "E’ probabile che oggi il governo indica il referendum giustizia per una domenica e un lunedì di marzo, mentre le forze del No preferirebbero aprile. Al netto dei commenti politici che ciascuno vuole fare su questa scelta di opportunità politica, dal punto di vista di legittimità giuridica la questione mi sembra che si possa spiegare così: l'articolo 15 della legge 352 del.1970 è suscettibile di due interpretazioni diverse entrambe legittime". Lo sottolinea il costituzionalista Stefano Ceccanti.
"La prima consente di procedere veloci dopo una prima ordinanza di ammissibilità dei primi che chiedono il referendum. La seconda consente di procedere lenti usando tutti e tre i mesi dopo la pubblicazione in gazzetta per consentire le più varie richieste".
"Nel 2001 il Governo Amato scelse la seconda via per varie ragioni e da allora si è formata una prassi. Ma è per l'appunto una scelta e una prassi, non un obbligo di legge. Qualunque posizione di merito si sostenga, ed è giusta farla valere nel dibattito pubblico, ciò comunque non dovrebbe sfociare in polemiche sproporzionate. Peccato che nessuno abbia provato a dialogare su un calendario condiviso. Le distanze tra le date non sarebbero di per sé così grandi".