Il caso
San Ferdinando sotto assedio: fallita una spaccata in una gioielleria. Ranucci: «L’allarme sulla criminalità è dilagante»
Dopo l’assalto con la ruspa all’ufficio postale, un’altra spaccata in gioielleria e il monito di Ranucci: «Cittadini lasciati soli contro una mafia crudele»
Non è un momento tranquillo per San Ferdinando di Puglia, centro della provincia Bat, sempre più stretto nella morsa di una criminalità spavalda e violenta. All’alba di oggi si è verificata l’ennesima spaccata ai danni di una gioielleria in via Roma. I malviventi, probabilmente utilizzando un ariete, hanno tentato di sfondare la vetrata blindata dell’ingresso. Il colpo, però, è fallito grazie all’immediato attivarsi dell’antifurto nebbiogeno, che ha riempito i locali di fumo impedendo a chi era all’interno di agire indisturbato. Sul posto è intervenuta rapidamente una pattuglia della vigilanza Pegaso e, durante la fuga dei ladri, anche una pattuglia dei Carabinieri impegnata in un giro di perlustrazione notturna.
Si tratta dell’ennesimo episodio in un territorio già scosso dai recenti assalti: appena il 1° dicembre un’altra gioielleria, in via XXIV Maggio, era stata presa di mira, mentre solo due giorni prima, il 30 novembre, una banda organizzata aveva utilizzato una ruspa per sventrare l’ufficio postale locale e prelevare la cassaforte, arrivando persino a sigillare con catene l’ingresso della caserma dei Carabinieri per ritardare i soccorsi.
La comunità, profondamente colpita, sta tentando di reagire. La mattina del 6 dicembre il Partito Democratico ha organizzato un incontro pubblico sul tema della sicurezza nella sala consiliare di Palazzo di Città, con la partecipazione di rappresentanti politici, istituzionali e del mondo dell’informazione. Tra loro anche il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, recentemente vittima di un grave atto intimidatorio, che ha fatto visita al comando locale dei Carabinieri per esprimere solidarietà.
Parole durissime quelle del giornalista: «Quello che sta avvenendo in questo territorio è indecente. I cittadini di questa provincia non possono essere lasciati soli contro una mafia crudele, arrogante, irriverente. Quello che è stato fatto contro la caserma è una sfida, e lo Stato non può perderla».
Intanto, prosegue il lavoro delle istituzioni. Nei giorni scorsi il Prefetto della Bat, Silvana D’Agostino, ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ricordando che «la criminalità continua ad infiltrarsi in maniera pericolosa nell’economia legale», e ribadendo la necessità di ripartire dalla «gente onesta e operosa» per ricostruire un clima sociale ormai compromesso.