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Andria, per la Multiservice è polemica infinita: «225mila euro in consulenze»
Il Pd: su spese assurde e gestione, attendiamo una momotematica
ANDRIA La Multiservice di Andria continua ad essere al centro del dibattito politico, in vista del rinnovo degli incarichi per chi guida la società municipalizzata. Tocca adesso al Partito Democratico, attraverso il capogruppo Gianluca Sanguedolce, intervenire per rispondere all’Intergruppo consiliare e al Nuovo Partito Socialista, che aveva sollevato la questione. Al centro delle critiche c’erano le numerose consulenze: «Ben 225mila euro nel 2024 dati con affidamenti diretti – rimarcava D’Amore di Npsi -. E non si conoscono ancora i dati del 2025. Affidamenti diretti dati dall’amministratore unico della municipalizzata andriese a diversi consulenti, la maggior parte del territorio, tanti andriesi e buona parte di professionisti che ruotano intorno al mondo della politica».
Di diverso avviso l’Intergruppo consiliare composto da Gianluca Grumo (Azione), Michele Di Lorenzo (Indipendente), e i fratelli Michele e Vincenzo Coratella (Movimento 5 Stelle). In una nota, infatti, l’Intergruppo ha chiesto la conferma dell’amministratore della Multiservice, Antonio Griner. Passaggio non gradito dal Pd: «È vero che la politica è l’arte dell’impossibile, è vero che è segno di intelligenza mostrare la capacità di cambiare idea, è vero anche che qualcuno ha la memoria corta – dice il capogruppo Pd, Sanguedolce -. Basterebbe, infatti, fare un semplice ricerca in rete per recuperare le dichiarazioni degli attuali componenti dell’Intergruppo consiliare con cui si metteva in discussione la nomina dell’attuale amministratore per presunte carenze di requisiti. Parole che non abbiamo dimenticato: «La stessa nomina dell’amministratore delegato della Multiservizi resta avvolta da ombre e mistero, nonostante la risposta - insoddisfacente - del sindaco all’interpellanza del centro destra». Così dichiaravano gli allora componenti del centrodestra. Salvo, poi, leggere oggi che gli stessi ne sostengono la riconferma. Alcuni di loro avevano addirittura presentato un’interpellanza».
Come capogruppo, invece, Sanguedolce ha presentato una richiesta al presidente del consiglio comunale con cui si chiede la convocazione di una conferenza di capogruppo monotematica avente ad oggetto l’audizione dell’amministratore della municipalizzata. «Sarà quella la sede in cui chiedere conto delle cifre assurde spese per consulenze esterne affidate in maniera diretta in questi anni – spiega Gianluca Sanguedolce -. Considerato anche lo stato di disagio in cui diversi lavoratori dell’azienda versano e viste le ristrettezze economiche dell’ente comunale. Dimenticavo. È vera anche un’altra cosa: che serve coerenza. Qualità che ai componenti dell’Intergruppo sembra mancare abbondantemente».