i lavori di interramento

Andria, gli alberi fanno spazio alla ciclabile: è polemica per le piante sacrificate in via Vaccina

Aldo Losito

Il taglio rientra nel progetto di interramento della ferrovia. L’assessore: per la gran parte sono affetti da gravi agenti patogeni

ANDRIA - Ben 17 alberi sono stati estirpati in via Vaccina per far posto alla pista ciclabile, rientrante nel progetto di interramento della ferrovia. L’operazione eseguita nei giorni scorsi dal Consorzio Integra, ha sollevato non poche polemiche da parte delle associazioni ambientaliste.

«Le foto diventate virali nelle ultime ore sul taglio degli alberi sono evidentemente impattanti nell’opinione pubblica – spiega l’assessore alla Qualità della vita, Savino Losappio -. Ma l’informazione non è completa: è nostro dovere, infatti, informare la città che se da una parte questo taglio risulta inevitabile per il rispetto della normativa sulle distanze dalla linea ferroviaria, dall’altra occorre precisare che si tratta per la gran parte di alberi che purtroppo non svolgono più le loro funzioni ecosistemiche, perché sono alberi affetti da gravi agenti patogeni. E di queste situazioni ce ne sono tante altre in città (vedi Viale Gramsci), derivanti purtroppo da interventi spinti, nei decenni passati, di capitozzatura su piante sensibili a cancri e marciumi, che ne hanno causato l’instabilità strutturale».

L’amministrazione comunale sta provvedendo ad una sorta di compensazione, per non diminuire la quota verde in città. «Abbattere un albero – conclude l’assessore Losappio – di certo non ci rende felici sebbene si tratti di situazioni in cui non è possibile operare diversamente. L’abbattimento di questi alberi sarebbe stato comunque inevitabile, purtroppo, a causa del pericolo per la pubblica incolumità di schianto delle alberature stesse. Di contro, oltre alla piantumazione di 160 alberi quale misura compensativa di piante abbattute lungo l’asse ferroviario, si provvederà a collocare ulteriore verde a ridosso dello spazio compreso fra le due rotatorie presenti in zona. Così come sono in programma soluzioni per piantumare arbusti per dotare comunque di verde via Vaccina».

A replicare alle dichiarazioni dell’assessore, c’è l’associazione «3Place», da sempre attivamente impegnata sulle tematiche ambientali in città. «Le compensazioni non dovrebbero tenere conto solo del dato numerico ma del valore ornamentale – commenta il presidente di «3Place», Riccardo Moschetta -. Un filare di alberi con 60 anni di età (sebbene vicino ad altre zone verdi), non ha lo stesso valore ecosistemico di alberelli piantati dove il verde c’è già (vedi giardini di scuole e parco Rimembranza). Di fatto la città ha perso un viale alberato a fronte di un viale di solo cemento e asfalto. Stesso discorso è avvenuto per via Milite Ignoto dove sono stati abbattuti 100 ligustri nel 2022».

«Anche questi alberi fanno parte sempre di questa compensazione, così come quelli in zona Inps? Per cui non sono più 17 tagliati contro 160 nuovi, ma 120-130 tagliati contro i 160 nuovi. Detto ciò parliamo di 120-130 alberi di età compresa tra i 40 anni e i 60 anni, contro 160 alberi che sono (e saranno) molto più giovani e quindi più piccoli. Questo giusto per rimanere sui numeri reali. Potete capire quanto siamo realmente preoccupati di queste compensazioni».

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