La decisione

A scuola tutti con la divisa: la Media «Vaccina» di Andria sposa il modello anglosassone

Aldo Losito

Una felpa scura con il brand dell’istituto scolastico. Dallo scorso lunedì tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado Nicolò Vaccina, devono indossare una semplice divisa

ANDRIA - Una felpa scura con il brand dell’istituto scolastico. Dallo scorso lunedì tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado Nicolò Vaccina, devono indossare una semplice divisa. La decisione è stata ufficializzata dalla delibera del consiglio d’istituto.

«Ho accettato con grande piacere questa iniziativa del consiglio d’istituto – commenta la dirigente scolastica, Francesca Attimonelli - che nasce dalla volontà della comunità scolastica di dare continuità a quanto già veniva fatto nella scuola primaria. Avere una divisa non vuol dire tornare indietro negli anni, ma dare una identità alla popolazione studentesca e aumentare il loro senso di appartenenza. Già avevamo divise che identificavano le singole iniziative come il coro o altri gruppi di lavoro, adesso ne avremo una che raccoglie un po’ tutti, sulla falsa riga dei college americani. Si tratta di un modus operandi che va ad affermare alcuni principi intorno a cui far crescere responsabilmente gli stessi ragazzi».

Le motivazioni alla base di questa scelta sono diverse. «Si parte dall’uniformità e uguaglianza, perché la divisa elimina le differenze visibili tra gli studenti legate al loro status economico, creando un ambiente più equo – è scritto nella delibera -. Indossare una divisa aiuta gli studenti a concentrarsi di più sull’apprendimento e meno sull’aspetto esteriore. Senso di appartenenza, perché la divisa può rafforzare il senso di comunità e identità scolastica. Semplicità e comodità, perché non dover scegliere cosa indossare ogni giorno può ridurre lo stress mattutino. Prevenzione del bullismo legato all’abbigliamento, perché la divisa riduce le differenze legate all’aspetto fisico. Educazione alla disciplina, perché indossare una divisa può insegnare agli studenti il valore del rispetto delle regole. Miglioramento dell’immagine della scuola». E ancora: «Facilitazione della sicurezza, perché le divise aiutano a identificare facilmente gli studenti. Prevenzione di eccessi di moda, perché la divisa aiuta a evitare che gli studenti indossino abiti troppo costosi, provocatori o inappropriati. Promozione della solidarietà, perché indossare la stessa divisa può aiutare gli studenti a sentirsi più uniti e meno concentrati sulle differenze individuali».

In base a quanto deciso dal consiglio d’istituto, saranno i genitori ad acquistare autonomamente le divise, garantendo così la libertà di scelta sui fornitori. Tuttavia, non saranno accettati indumenti con loghi di marche commerciali, perché gli unici che appariranno sono quelli della scuola forniti dalla stessa istituzione scolastica al costo di 2 euro. «L’iniziativa ha ricevuto il beneplacito di tutta la comunità scolastica del comprensivo Vaccina-Lotti-Della Vittoria – spiega il presidente del consiglio d’istituto, Riccardo Amorese -. Ci sarà sempre qualcuno che muoverà degli appunti, ma nel complesso ha ricevuto grandi consensi. Il dibattito si era aperto subito dopo le vacanze natalizie. La scuola ha lasciato ampia libertà su dove acquistare la divisa. E comunque, se ci sarà chi non è nelle condizioni di acquistarla, la comunità scolastica si è già distinta nel superare ostacoli del genere. Se qualcuno non rispetta l’obbligo? La scuola è fatta di regole, e la divisa adesso risulta una di quelle che tutti gli studenti dovranno rispettare. Non penso che accadrà una cosa del genere».

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