la manifestazione
Andria, ambulatori mobili e aiuto ai fragili: la Misericordia festeggia 33 anni
Una ricorrenza storica e festeggiata in piazza Vittorio Emanuele II per mettere in campo alcuni dei servizi svolti quotidianamente in favore della comunità
ANDRIA - Trentatré anni fa nasceva l’associazione andriese Confraternita Misericordia: era il 5 febbraio 1992 quando cominciarono i servizi di ausilio ed assistenza alla popolazione. Una ricorrenza storica e festeggiata ieri mattina con un’attività in piazza Vittorio Emanuele II per mettere in campo alcuni dei servizi che vengono svolti quotidianamente in favore della comunità.
«Anche quest’anno abbiamo pensato di vivere questo momento in piazza - ha commentato Gianfranco Gilardi, direttore dei servizi della Misericordia Andria - con la “missione salute” molto apprezzata anche nell’ultimo appuntamento a livello nazionale, viviamo questo 33° anno attraverso l’operatività».
Un’intera giornata di ambulatorio per la misurazione dei parametri vitali, ma anche la possibilità di prenotare visite specialistiche che saranno poi effettuate in giornate specifiche all’interno dell’ambulatorio solidale «Noi con Voi» in via Pellegrino Rossi, struttura accreditata dalla Asl Bt ed in cui operano medici e sanitari volontari. «Colleghiamo le due risorse in modo tale che la gente possa venire nell’ambulatorio solidale anche in altre giornate, e quindi avere la possibilità di usufruire di questo servizio - ha aggiunto Gilardi -. Il tutto grazie al contributo dei medici volontari».
Ma quella di ieri per la Misericordia di Andria è stata anche una giornata di riflessione. La Confraternita, che in 33 anni ha visto profondamente cambiare il ruolo del volontariato e dei volontari, resta comunque essenziale per le istituzioni considerando l’aiuto in tanti servizi. «Lo abbiamo visto anche con l’emergenza-urgenza - ha sottolineato Gilardi - siamo stati quelli che hanno aperto la strada, come si suol dire, perché i 20 anni di attività nell’emergenza-urgenza hanno dato stabilizzazioni. E noi siamo contenti di questo, perché noi aiutiamo l’istituzione e non la sostituiamo. Siamo un po’ meno soddisfatti, invece, se pensiamo che le istituzioni a loro volta dovrebbero considerare questo aspetto e quindi dare la possibilità all’associazione di essere impegnata magari in altri contesti».
In piazza Catuma anche le G.Emme, il gruppo giovanile delle Misericordie, e i giovani del servizio civile. Per il futuro l’obiettivo è quello di continuare l’attività di servizio al fianco della comunità. «L’emergenza sociale è uno dei problemi più sentiti, quindi su questo ci stiamo adoperando anche noi con delle attività specifiche, con la formazione. Vorremmo essere così a 360 gradi, presenti su queste tematiche», ha concluso Gilardi.