il caso

Asl Bt, nelle liste di attesa in pochi accettano di anticipare

DAVIDE SURIANO

Asl Bt: «Dei richiamati solo il 23% ha detto sì alla nuova prenotazione». Investiti 971mila euro per il recupero degli esami di Radiodiagnostica

BAT - Dalla Bat arriva un dato in controtendenza sul tema liste d’attesa: nonostante la possibilità di anticipare la data di prenotazione, solo una piccola parte ha accettato riprogrammando la propria prestazione sanitaria. In un momento storico in cui si lavora per ridurre le liste d’attesa, la sesta provincia pugliese lancia un segnale «diverso». Che appare in tutta la sua incongruenza con quanti lamentano i tempi di attesa troppo lunghi rispetto alle necessità di diagnostica.

Così come previsto dalla Dgr 980 dell’8 luglio 2024, la Asl Bt - che ha beneficiato di circa 971mila euro per il recupero delle liste di attesa di Radiodiagnostica - ha provveduto al recall delle prestazioni (considerando che un paziente può aver prenotato più prestazioni) per proporre una riprogrammazione nei centri privati accreditati, con un netto anticipo sui tempi della prima prenotazione.

Sono poco più di 9mila le prestazioni richiamate, tra quelle oggetto di monitoraggio da riprogrammare entro la fine dell’anno 2024.

Inizialmente sono stati contattati esclusivamente i pazienti con codici di prenotazione 048, ovvero prestazioni a favore di pazienti oncologici inseriti in percorsi diagnostico terapeutici, U (urgenti), e B (brevi).

Tenendo conto della scarsa percentuale di adesione, l’anticipazione è stata quindi estesa anche ai pazienti con prenotazioni con codici D (differita) e P (programmabile).

All’esito delle chiamate, fanno sapere dalla Asl Bt, solo il 23 per cento ha accettato di anticipare la prenotazione, il 27 per cento ha rifiutato di spostare la data di prenotazione, mentre nel 15 per cento dei casi non c’è stato riscontro, ovvero non c’è stata risposta da parte del cittadino.

Un risultato sorprendente, appunto, se si considera la percezione attuale delle liste d’attesa, ritenute troppo lunghe.

«Questi sono i dati che abbiamo registrato fino a questo momento - ha scritto in una nota Tiziana Dimatteo, direttrice generale della Asl Bt - abbiamo seguito quanto disposto dalla Dgr e richiamato innanzitutto le prestazioni con codici di urgenza ottenendo una scarsa adesione alla riprogrammazione. In stretta collaborazione con le strutture private accreditate abbiamo richiamato anche le prestazioni con codici programmabili ma anche in questo caso l’adesione è stata piuttosto esigua».

Ma la riprogrammazione delle prestazioni sanitarie non finisce qui. L’iniziativa andrà ancora avanti. «Naturalmente non ci fermeremo - ha sottolineato la direttrice Dimatteo - stiamo già rielaborando un nuovo piano sempre con la collaborazione delle strutture private accreditate aderenti alla iniziativa. Invitiamo i cittadini che hanno prenotazioni riprogrammabili a rispondere al recall che viene effettuato tramite il Cup-Call Center della Asl Bt (+39 06 86357 242) o tramite le strutture private accreditate ad aderire alla iniziativa».

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