Lo stallo

Andria, finanziamenti a rischio per il rifugio per cani: con il Ministero si cerca ora una soluzione

DAVIDE SURIANO

La rimodulazione al ribasso della cifra destinata alla struttura (più di 800mila euro) ha provocato una battuta d’arresto dei lavori

ANDRIA - Sul finanziamento - a rischio - relativo alla realizzazione di un rifugio per cani ad Andria, resta aperto il dialogo con il Ministero per trovare una soluzione, ma è anche vero che rispetto ai fondi inizialmente ottenuti c’è stata una rimodulazione a ribasso della cifra che ha provocato una battuta d’arresto dei lavori. È quanto spiegato in una nota dall’assessore ai Lavori Pubblici di Andria, l’architetto Mario Loconte, dopo la notizia di una possibile perdita del finanziamento di circa 850mila euro perché trascorsi i 12 mesi di tempo massimo per avviare gli interventi di realizzazione del rifugio per cani.

L’eventuale revoca dei fondi è stata paventata nei giorni scorsi dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, che valuterà se ritirare o meno il finanziamento ottenuto dal comune di Andria a fine 2021 dopo aver candidato, con successo, un progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica pari 1.160.000 euro (di cui 2mila di cofinanziamento dell’ente). «Mentre si lavorava alla redazione del progetto - ha spiegato Loconte - è giunta una nota dello stesso Ministero che ha rimodulato i fondi assegnati, rifinanziando l’opera considerando l’importo delle risorse definitivamente assegnate in 858.124,36 euro, determinando pertanto una battuta di arresto sui lavori in corso. Nel contempo - ha scritto ancora l’assessore andriese - sono intervenuti gli aggiornamenti del listini prezzi regionali con gli aumenti dei costi dei materiali da costruzione e l’entrata in vigore della nuova Legge Regionale che ha approvato in via definitiva il nuovo regolamento attuativo che contiene le nuove norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali».

Le nuove norme impongono un ampliamento della superficie necessario per espletare tutte le funzioni relative al canile sanitario, con conseguente lievitazione dei costi. «Con questo Regolamento - ha concluso Loconte - dunque c’è un maggiore impegno di spesa e di risorse per garantire il rispetto dei requisiti e parametri imposti. Siamo in contatto con il Ministero per trovare una soluzione». Il tema della rimodulazione dei finanziamenti ha riguardato anche i progetti di realizzazione dei due nuovi asili di Andria previsti nel quartiere San Valentino (Polo dell’Infanzia) e in Largo Ceruti. Anche su questo fronte l’assessore Loconte ha risposto ad alcune polemiche, sottolineando che per entrambe le strutture l’obiettivo resta inalterato anche se con fondi rimodulati.

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