Bisceglie, ex Statale 16 in abbandono: trappola per ciclisti e automobilisti

BISCEGLIE - Si piangono spesso le vittime delle strade ma, paradossalmente, non si interviene con celerità per eliminare le cause ed i pericoli in agguato per automobilisti, autisti, motociclisti, pedoni e ciclisti.

Tra i casi più emblematici vi sono quelli che riguardano l’invasione della vegetazione spontanea nei cigli stradali che richiedono una urgente manutenzione e che, invece, non vengono rese sicure. Lasciata all’incuria, per esempio, è l’ex strada statale 16 Bisceglie-Molfetta, laddove addirittura le chiome degli alberi di ulivo occupano un tratto della carreggiata in direzione Bisceglie, costringendo i guidatori, specie nelle ore serali e notturne, a bruschi spostamenti sull’altra corsia di marcia.

Allo stato di abbandono, oltre all’assenza di un’adeguata segnaletica, si aggiungono i tratti stradali privi di illuminazione pubblica nonostante l’intenso traffico di auto, camion, tir ed autobus che si registra ogni giorno, compresi gli svincoli e complanari della 16 bis.

Dal confine del territorio di «Bisceglie Sud» che si congiunge con quello da Molfetta in poi ci si imbatte in un percorso viario da scenario di guerra, col manto stradale impraticabile, dissestato e con buche trappola.

Sempre sulla ex statale 16 ma nel tratto Bisceglie-Trani ci si imbatte nell’infestazione di erbacce, dal noto ponte Lama (in attesa perenne degli annunciati lavori di adeguamento, finanziati dallo Stato con 5 milioni di euro) fino alla carreggiata tranese di lido Matinelle.

Da segnalare, nella viabilità urbana di Bisceglie, l’assoluto abbandono di via Cala dell’Arciprete (ampia arteria viaria che collega il lungomare di levante) con marciapiedi divelti dalle radici degli alberi di pino che mettono a repentaglio soprattutto la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, sotto le folte chiome che coprono la luce dei lampioni pubblici ed all’incrocio con via Gandhi ostruiscono il passaggio dei pedoni.