nella bat
Trani, dopo la rissa con sparatoria sigilli alla discoteca e licenza a rischio
Il prefetto al sindaco: Comuni responsabili di controlli e sicurezza. Sabato scorso, durante un diverbio in un locale, una donna è rimasta ferita di striscio da un proiettile esploso con una pistola
TRANI - «Il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, ovvero sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o comunque costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, la moralità, il buon costume e la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata». È quanto dispone l’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, ai sensi del quale ieri mattina gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Trani hanno apposto i sigilli all’ingresso della discoteca presso la quale, nella notte tra venerdì e sabato, si è consumata una rissa degenerata al punto da fare esplodere un colpo di pistola che ha ferito alla gamba una 32enne estranea al diverbio in corso.
Provvedimento anticipato dalla Prefettura della Bat, che non ha in alcun modo trascurato la gravità dell’episodio. Peraltro il prefetto, Rossana Riflesso, ha raccolto l’appello-sfogo del sindaco, Amedeo Bottaro, assicurando «un rafforzamento dei controlli anche amministrativi, all’esterno dei locali di intrattenimento e nelle strade di accesso agli stessi». Ma poi, con quella che appare una stoccata nei confronti del primo cittadino, ha anche chiarito che «la sicurezza all’interno di queste strutture non può prescindere da un lavoro sinergico cui gli enti locali non possono sottrarsi. E hanno l’obbligo, poiché competenti al rilascio delle licenze di pubblico spettacolo, di vigilare per il totale rispetto delle regole».
In altre parole, la rappresentante del Governo invita ciascuno a fare la propria parte, compreso lo stesso Comune che, dopo il rilascio di una licenza, non può disinteressarsi degli sviluppi dell’attività per la quale ha espresso parere favorevole. E proprio l’ente comunale anche attraverso la Polizia locale, in presenza di episodi potenzialmente turbativi dell’ordine pubblico, ha subito il dovere di intervenire e segnalare ogni situazione a rischio.
REITERATI EPISODI Le autorità hanno chiarito che la discoteca «è stata, anche nel recente passato, teatro di vicende violente ed aggressioni. Ed in tale contesto di reiterati ed analoghi episodi si sono avviati mirati accertamenti, condotti dai competenti uffici di polizia amministrativa e di sicurezza, che sono culminati nell’emissione di un’ordinanza del questore, con la quale è stata disposta la sospensione della licenza amministrativa di somministrazione di alimenti e bevande, nonché dell’autorizzazione rilasciata dal Suap del Comune a svolgere piccoli intrattenimenti musicali».
La durata della sospensione è di 15 giorni, ma a carico del gestore dell’attività vi è anche una sanzione pecuniaria, di 1.666 euro, «poiché è stato impiegato personale addetto senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni allo svolgimento di tale tipo di attività». Alla luce di tale scenario, la Polizia di Stato ha richiesto al Comune «l’urgente emissione di un’ordinanza dirigenziale - si legge nelle note diffuse da Prefettura e Questura - che disponga la revoca della licenza a carico del titolare». In questo caso si invita Palazzo di Città a prendere atto di quanto determinato dal questore, agendo di conseguenza.
LE INDAGINI Nel frattempo, sul fronte investigativo la Polizia procede con il coordinamento dell’Autorità giudiziaria. E la Procura di Trani ha iscritto nel registro degli indagati alcune persone contestando loro la rissa aggravata ed il concorso in detenzione di arma da fuoco per avere cagionato, a vario titolo, il ferimento della 32enne.