Le indagini

Rissa e spari in discoteca a Trani: individuati i responsabili

Nico Aurora

Per il ferimento di una donna originaria di Trinitapoli, la Procura ha già alcuni indagati

TRANI - Rissa aggravata e concorso in detenzione di arma da fuoco. Sono le ipotesi di reato per le quali la Procura della Repubblica di Trani ha iscritto nel registro degli indagati alcune persone a seguito del ferimento di una 32enne, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi in una discoteca nella periferia nord di Trani.

Come è noto, all’esito di una rissa poi sfociata in violenta colluttazione, era partito un colpo d’arma da fuoco che aveva raggiunto la donna alla gamba, ferendola fortunatamente in maniera non grave ma causandone il ricovero all’ospedale di Barletta.

Il fatto che si proceda nei confronti di più persone sembra avvalorare la tesi per cui le testimonianze dei presenti, incrociate con le immagini delle telecamere di sicurezza del locale, abbiano aiutato gli investigatori a ricostruire un quadro sufficientemente puntuale e completo di quanto accaduto. Le indagini sono svolte dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Trani.

Nel frattempo la Questura ha disposto la sospensione dell’attività del locale ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza per carenza di autorizzazioni: in questo caso si tratta di un provvedimento di carattere amministrativo, nato dagli approfondimenti a margine dell’episodio oggetto di procedimento penale da parte della Procura di Trani.

In ogni caso ciò che allo stato si evince, ed appare proprio la circostanza più importante, è che si sia vicini alla chiusura del cerchio circa l’accertamento delle responsabilità di ciascuna delle persone coinvolte nel grave episodio dello scorso 10 febbraio, così come all’assegnazione di nome e volto a colui dalla cui pistola è partito il proiettile vagante che ha colpito quella ragazza, che nulla c’entrava con la rissa in corso.

Peraltro, secondo quanto si apprende da fonti vicine a quelle investigative, sembra si sia in presenza di un gruppo - che già nelle settimane precedenti aveva destato allarme in alcuni locali di Bari e del nord barese - formato da una quindicina di persone. Dei veri e propri facinorosi, evidentemente capaci di tutto ma che adesso potrebbero essere inchiodati ciascuno alle rispettive responsabilità.

«Le Forze di Polizia assicureranno un rafforzamento dei controlli, anche amministrativi, già in essere all’esterno dei locali di intrattenimento e nelle strade di accesso agli stessi», ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani, Rossana Riflesso, a margine di un incontro del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Nell’immediatezza dell’episodio, il sindaco, Amedeo Bottaro, aveva fatto sapere che sarebbe tornato a chiedere a gran voce in Prefettura un giro di vite dei controlli. A sua volta il segretario regionale del sindacato italiano dei locali da ballo, Nicola Pertuso, aveva posto in risalto la necessità di una sicurezza partecipata che coinvolga anche gestori e clienti dei locali ai fini di una collaborazione responsabile, una cittadinanza attiva, che aiuti le forze dell’ordine a controllare meglio incrementando a loro volta la presenza a tutela della buona movida.

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