nella bat
Ambiente a rischio, a Barletta è ribellione
Ambiente e salute pubblica un binomio che a Barletta continua a tenere banco. Il Consiglio chiede dalle associazioni: «No a Buzzi Unicem»
BARLETTA - Ambiente e salute pubblica un binomio che a Barletta continua a tenere banco. Ma non solo se si considera che tanti sono stati gli appelli affinché si sviluppasse un dibattito politico tendente ad accertare quello che avviene nella città della Disfida. Un momento propizio potrà risultare il consiglio comunale che si terrà oggi dalle 16 presso l’ex Tribunale in Via Zanardelli. La seduta odierna, per la quale nelle settimane scorse ci sono stati varie richieste tanto da parte di associazioni cittadine quanto di gruppo consiliari di opposizione, è una vera e propria monotematica» che vede come oggetto le «Iniziative a tutela dell’ambiente e della salute per contrastare le emissioni insalubri nel territorio di Barletta».
In merito «ad un momento estremamente importante per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini e per capire al meglio quello che accade» sono intervenuti Alessandro Zagaria, Luigi Cappabianca, Sandra Parente e Gaia Merra del comitato di associazioni «Uniti X l’Ambiente-Barletta». «Il consiglio monotematico sulle questioni ambientali segna un punto importante che dimostra quanto il comitato di associazioni e movimenti da anni mette in campo proposte politiche per risolvere le numerose emergenze ambientali», affermano nel ricordare il successo della raccolta firme per la convocazione di un consiglio comunale monotematico.
«Prendiamo atto della possibilità di aprire un confronto con la cittadinanza sulle emergenze ambientali, consapevoli che il Consiglio comunale rappresenti l’occasione per l’amministrazione Cannito di operare delle scelte che devono andare unicamente nella direzione del bene comune e non degli interessi di parte - aggiungono -. Il primo cittadino nei giorni scorsi ha rilasciato dichiarazioni importanti per cui chiediamo a tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, un voto responsabile non solo formale ma sostanziale».
Le associazioni chiedono a gran voce un no convinto, da parte dell’Aula al rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) alla Buzzi Unicem. «Vogliamo che Palazzo di Città intraprenda una battaglia nei confronti della Provincia Bat e della Regione Puglia affinché questi enti non rilascino pareri favorevoli. Se necessario chiediamo che il Comune sia pronto ad avviare un’azione legale coinvolgendo e mobilitando la popolazione», incalzano.
Zagaria, Cappabianca, Parente e Merra reputano «il consiglio comunale di oggi soltanto un primo appuntamento per far sentire la nostra voce», dicono ancora annunciando nuove iniziative nelle prossime settimane, invitando i cittadini a partecipare alla seduta.
Tuona Michele Cianci presidente del Comitato Operazione Aria Pulita: «Prima di tutto ribadiamo che gli sforamenti del Pm 10 e Pm 2.5 e delle polveri sottili sono all’ordine del giorno e nessuno dal Comune apre bocca. Chiediamo al sindaco Cannito e all’assessore all’ambiente D’Alba di aprire la seduta di consiglio comunale chiarendo il perché di questa situazione». «Stando così le cose non credo ci siano i presupposti per il rilascio del rinnovo della autorizzazione alla Buzzi Unicem, che non segnala i dati da svariati giorni», conclude.