la storia

Canosa, casa popolare pericolante: cede il pavimento

linda cappello

L’odissea di un 54enne: «Da luglio ormai non so dove andare, il Comune mi aiuti»

CANOSA - «Ho lasciato casa mia dal mese di luglio, dormo da un amico e non so dove andare». Il signor Leonardo Brisichella, 54 anni, si rivolge ancora alla Gazzetta per raccontare la sua odissea. L’appartamento di sua proprietà, al civico 3 di via Amerigo Vespucci, è stato dichiarato inagibile perché a rischio crollo. Da quel momento l’uomo è in cerca di un alloggio ma purtroppo pare che nessuno sia in grado di aiutarlo.

LA SCOPERTA - «Domenica scorsa - racconta - quando sono entrato mi sono accorto che ha ceduto una parte del pavimento della camera da letto. Lunedì mattina mi sono recato al comune, ho chiamato anche i vigili del fuoco». «Da tre mesi sono ospite da un amico - prosegue - che mi permette di dormire pagando 5 euro al giorno per una stanza. Avevo trovato un appartamento ammobiliato in affitto, al costo di 300 euro mensili: ma io ne percepisco 700, sono disabile, come posso fare?».

La situazione di Brisichella è nota ai servizi sociali del comune, che seguono la sua situazione. Tutto è cominciato quando un immobile a fianco al suo, per alcuni lavori, è diventato pericolante. I tecnici comunali sono intervenuti e hanno rilevato problemi di staticità. Per questo è stata poi emessa un’ordinanza di sgombero.

L'INDIFFERENZA - «A nessuno importa di niente - si sfoga Brisichella -. Eppure sono disabile, dovevano interessarsi di più. Mi sono rivolto anche all’avvocato».  «Tre anni fa - continua - ho sostenuto una spesa di 15mila euro per lavori di ristrutturazione: ho potuto farlo perché era in vita mia madre, che viveva con me e che è venuta a mancare un anno e mezzo fa. Pago le tasse, le bollette ma le mie entrate sono esigue. Chiedo al comune di aiutarmi, non posso continuare così. Ma mi sento ripetere sempre la stessa storia: che non hanno soldi».

L'ATTESA - Al momento pare che non siano disponibili alloggi popolari in cui l’uomo possa sistemarsi temporaneamente. Al contempo, l’importo di 300 euro chiesto per l’appartamento immobiliato non è una spesa sostenibile per l’amministrazione, che potrebbe limitarsi solo ad un piccolo contributo in virtù della delicata situazione in cui versa il 54enne.

Privacy Policy Cookie Policy