Nella Bat
Moria di pesci a Barletta, Arpa Puglia esclude inquinamento
È quanto rende noto il Comune di Barletta dopo il ritrovamento su un tratto di spiaggia della litoranea di levante della città di spigole e cefali senza vita
BARLETTA - «Le analisi condotte da Arpa Puglia (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ndr) confermano che i cefali rinvenuti sulla spiaggia della litoranea di Levante non sono morti per inquinamento». È quanto rende noto il Comune di Barletta dopo il ritrovamento su un tratto di spiaggia della litoranea di levante della città di spigole e cefali senza vita. A segnalarne la presenza è stato nei giorni il comitato cittadino Operazione aria pulita che aveva chiesto interventi e analisi per «verificare la presenza di veleni» nel mare.
«Era nostro dovere appurare le cause dell’accaduto che sono riconducibili alla scelta di un pescatore di rigettare in mare i pesci catturati arrivati poi sulla spiaggia a causa delle correnti del mare», dichiara in una nota il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, escludendo il pericolo inquinamento marino perché «il rinvenimento di pesci ha riguardato solo una specie marina». «Le indagini dell’Arpa mettono finalmente la parola fine sulla vicenda», conclude.