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Spinazzola, «Officine murgesi»: l'azienda premia i dipendenti, in 7 mesi brevettato nuovo palo conico

Rino Daloiso

Premio di produzione: concessa una mensilità in più

Non lascia, ma raddoppia l’Omm (Officine meccaniche murgesi) di Spinazzola. Sette anni dopo, l’amministratore unico Nicola Di Tullio ha deciso di concedere nuovamente una mensilità in più ai quaranta dipendenti dell’azienda nata nel 1975 sulle ceneri della UtensilSud.

Perché questa scelta controcorrente rispetto a quanto purtroppo accade troppo spesso attorno a noi? «L’azienda - sottolinea Di Tullio - sta producendo per la prima volta al mondo un palo tondo conico profilato, calibrato e saldato ad alta frequenza. Ad essere applicata è la stessa tecnologia che da anni si applica sui tubi cilindrici, con la differenza che un palo conico cambia diametro nella lunghezza millimetro per millimetro». E poi: «Questo risultato è stato raggiunto in sette mesi: sembrava in partenza una pazzia, ma l’impegno, la dedizione, l’efficienza, un gruppo che crede nelle innovazioni, del fare sistema, hanno portato ad un risultato sbalorditivo».

Omm di Spinazzola si occupa di automazione e processi di stampaggio, saldatura e manipolazione della lamiera, con forte orientamento all’innovazione e ai mercati esteri. Non a caso, anno dopo anno l’azienda guidata da Di Tullio (nel 2012 sindaco di centrodestra del centro murgiano, attualmente consigliere comunale della maggioranza che sostiene Michele Patruno) ha guadagnato fette di mercato in Europa, Russia, Nord Africa, Nord America e Medio Oriente. Nel 2013 si aggiudicò una commessa da 16 milioni di euro in Algeria per la realizzazione di pali per l’illuminazione e torri faro. Nell’anno in corso si sta occupando, fra l’altro, dei lavori di montaggio, collaudo ed avviamento degli impianti della commessa Valmont in Polonia.

Nell’ultimo bilancio approvato, quello del 2018, la totalità dei ricavi originati da vendite e prestazioni ammonta a 3 milioni 818mila euro e proviene da forniture effettuate all’estero. Un dato in ribasso, però, rispetto al 2017, quando i ricavi ammontavano a 7 milioni 215mila euro. Il segno meno pare dovuto alla variazione delle rimanenze dei prodotti in corso di lavorazione.

«Rincuora e induce alla speranza - afferma Pietro Laboragine, della segreteria Bat della Fiom Cgil - la scelta di un’azienda che sceglie di premiare nuovamente i propri dipendenti. Per un sindacalista alle prese con storie quotidiane di ordinarie difficoltà e di ritardati pagamenti, si tratta davvero di un’ottima notizia». Alla quale aggiungere la data di erogazione del bis della quattordicesima.

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