Spazio - "Cosmo SkyMed": il lancio è riuscito
MATERA - E' partito con successo oggi, dalla base di Vandenberg in California alle ore 19,35 ora locale, le 04,33 in Italia, il primo dei quattro satelliti della costellazione COSMO-SkyMed, sistema satellitare duale italiano per l'osservazione della Terra nato da un accordo tra l'Agenzia Spaziale Italiana e il Ministero della Difesa e realizzato da Thales Alenia Space Italia, società Capo Commessa, responsabile dell'intero sistema e Telespazio a cui è affidata la responsabilità della realizzazione dei Segmenti di Terra civili e militari.
Il satellite è stato regolarmente sganciato dal vettore 58 minuti dopo il lancio e acquisito alle 5.43 ora italiana dal Centro Spaziale del Fucino di Telespazio.
«Il lancio è stato un successo, COSMO-SkyMed è il più grande programma spaziale che l'Italia abbia mai affrontato, è il risultato di una grande collaborazione nazionale ed internazionale» afferma il Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giovanni Fabrizio Bignami. Soddisfazione è stata espressa anche da C.A.Penazzi, presidente e ad di Thales Alenia Space Italia:La messa in orbita del primo satellite della costellazione Cosmo SkyMed è per la nostra azienda un grande successo».
Il sistema COSMO-SkyMed è una costellazione composta da quattro satelliti radar per l'Osservazione della Terra dallo spazio per uso «duale» (civile istituzionale, militare e commerciale) e ha lo scopo di monitorare e sorvegliare tutto il globo ai fini di Protezione Civile (Gestione dei rischi ambientali), strategici (Difesa e Sicurezza nazionale), scientifici e commerciali e in particolare per applicazioni nel campo della Gestione dei Rischi ambientali, delle emergenze, della Difesa e Sicurezza Nazionale ai fini di una valutazione della situazione su scala globale. I tre satelliti ancora necessari a completare la costellazione saranno lanciati entro il 2009. L'investimento complessivo per l'intero sistema ammonta a circa 1.000 milioni di Euro. Il satellite COSMO, già in orbita, inizierà da domani a scaricare i dati della memoria di bordo sul Centro ASI di Geodesia Spaziale, a Matera, e sulla Stazione argentina di Cordoba.