politica

Basilicata, pronto il piano regionale per la sanità del futuro

ANTONELLA INCISO

Nel 2050 raddoppierano gli over 85 con patologie croniche

Garantire l’accesso a servizi sanitari essenziali, sicuri, efficaci e di qualità. E farlo sviluppando le reti di prossimità, le strutture intermedie e la telemedicina. La Basilicata prepara la sanità del futuro. Un programma ambizioso che parte del nuovo Piano sanitario regionale, le cui linee di indirizzo sono state illustrate, ieri, in Quarta Commissione consiliare con l’audizione del professore Vincenzo Antonelli e l’assessore regionale alla sanità, Cosimo Latronico. Un approfondimento importante basato su 2 dati: una popolazione anziana in aumento (con i residenti over 85 che dal 2023 al 2050 raddoppieranno) e la speranza di vita in buona salute alla nascita tra le più basse del Paese. A cui si aggiunge “il 41,4 per cento della popolazione di 65 anni e più affetta da almeno tre patologie croniche, di cui una grave: uno dei valori più alti a livello nazionale”, con un “significativo carico assistenziale per il sistema sanitario regionale”. Di qui, gli obiettivi del Piano che punta “a migliorare la salute, la qualità e l’efficienza dei servizi sanitari, a garantire l’accesso equo ai servizi sanitari ed a promuovere lo sviluppo di eccellenze territoriali grazie alla collaborazione di Università ed enti di ricerca”.

“E’ fondamentale promuovere stili di vita sani e prevenire le malattie croniche legate all’età” viene evidenziato nel Piano che mette in luce anche come nel “2023 il 7 per cento della popolazione lucana ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti, a prestazioni sanitarie pur avendone la necessità” e come abbia “un indice tra i valori più bassi a livello nazionale sulla capacità di rispondere ai bisogni assistenziali dei propri residenti attraverso strutture locali”. “Questo dato riflette una limitata capacità del sistema ospedaliero lucano di trattenere i pazienti residenti, con un ricorso significativo alla mobilità passiva interregionale, non solo per prestazioni ad alta complessità” evidenzia ancora il dossier.

Insomma, una serie di criticità e di analisi ma anche indicazioni e prospettive per il futuro.” La Basilicata deve affrontare la sfida di utilizzare le risorse in modo più efficiente. E’ essenziale evitare sprechi e duplicazioni, aggiornando i modelli organizzativi esistenti, investendo in innovazione tecnologica, nella formazione e nel reclutamento del personale sanitario così da poter migliorare la qualità dei servizi sanitari locali ed aumentarne l’accessibilità, la fine di ridurre il numero di pazienti che si rivolgono a strutture sanitarie extra regionali, garantendo quindi un’assistenza sanitaria più efficace e sostenibile per tutti i cittadini” viene precisato nel documento che tra gli obiettivi ha pure “la promozione ed il sostegno dell’innovazione”.

“La Regione si impegna a fornire diagnosi più accurate e precoci, trattamenti più efficaci ed una migliore gestione dei pazienti, investendo nello sviluppo do tecnologie mediche diagnostiche, terapeutiche e riabilitative sempre più adeguate” emerge ancora dal dossier che – secondo la tempistica prevista, dopo le audizioni delle parti coinvolte (mondo sanitario, Anci, Upi, sindaci, Camera di Commercio, Direzioni scolastiche, società scientifiche e sanità privata) oltre ai contributi che i singoli cittadini potranno inviare online sul sito della Regione – prevede il via libera a novembre 2025. “Il Piano sanitario ci consente una programmazione oculata e lungimirante, nell’interesse del territorio. E’ fondamentale che venga approvato entro l’anno, per intercettare i bisogni sanitari della popolazione” commenta il presidente della Quarta Commissione consiliare regionale, Nicola Morea.

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