Salute
In Basilicata nuovi programmi di screening oncologici
Per il tumore alla prostata sarà utilizzata anche l’IA
POTENZA - «La Regione Basilicata conferma il suo impegno concreto nella prevenzione oncologica, distinguendosi non solo per risultati superiori alla media nazionale ma anche per l’avvio di nuovi programmi di screening che ampliano l’offerta ai cittadini». Lo ha detto l’assessore lucano alla Salute, politiche per la persona e Pnrr, Cosimo Latronico commentando, attraverso l’ufficio stampa della Giunta regionale, il report della Fondazione Gimbe basato sui dati del 2023 dell’Osservatorio nazionale screening (Ons). In particolare, la Basilicata è al decimo posto, a metà classifica del report, prima tra nel Mezzogiorno, per l’adesione agli screening oncologici di mammella, cervice e colon-retto offerti gratuitamente dalle Regioni.
«La Basilicata - ha ricordato Latronico - è tra le prime Regioni in Italia ad avviare uno screening strutturato per il tumore alla prostata, un programma coordinato dall’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza che prevede il coinvolgimento degli uomini fino ai 70 anni, con particolare attenzione a chi ha familiarità con la malattia già a partire dai 45 anni. Questo percorso è reso possibile dall’utilizzo di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale per la lettura dei dati, con l’obiettivo di rendere la diagnosi sempre più precisa ed evitare sovra-diagnosi e trattamenti non necessari. A questo si aggiunge l’adozione di protocolli innovativi, certificati ISO 9001, e l’accesso a trattamenti all’avanguardia».
L’assessore lucano ha poi sottolineato che è stato dato «il via allo screening per il tumore alla prostata perché vogliamo offrire una risposta in più, basata su dati e innovazione tecnologica. È un programma che guarda avanti e che abbiamo costruito con l’obiettivo di intercettare precocemente una malattia che riguarda molti uomini, ma per la quale non esiste ancora uno screening nazionale strutturato».
L’assessore ha poi ricordato che «con il Piano nazionale equità nella Salute (Pnes) 2021-2027, l'assessore ha fatto inoltre sapere che la Regione Basilicata ha stanziato oltre 2 mln di euro per rafforzare i programmi già attivi e avviare nuove iniziative che aumentino la copertura della popolazione, con un’attenzione specifica a quelle fasce più difficili da raggiungere: cittadini con disabilità, residenti in aree interne o presenti in strutture a carattere comunitario (Cas, strutture socio sanitarie a carattere residenziale e semi-residenziali, Case Circondariali), ovvero che presentano barriere linguistico-culturali (le lavoratrici straniere impegnate nei servizi di cura ad anziani, disabili e famiglie). È un investimento necessario per garantire equità. Non si tratta - ha proseguito Latronico - solo di aumentare i numeri, ma di rendere accessibile e utile un servizio pubblico fondamentale a soggetti (cosiddetti invisibili) che rimanendo fuori dagli screening rischiano di sviluppare una patologia oncologica. Continueremo - ha concluso - a lavorare in questa direzione, in modo pragmatico e concreto».