il caso

Crisi idrica in Basilicata, adesso scoppia la guerra tra i sindaci

ANTONELLA INCISO

C’è chi vuole uscire dallo schema idrico Basento-Camastra

Fuori dallo schema idrico “Basento – Camastra”. E questo non solo per evitare le restrizioni ma soprattutto i disagi legati ai problemi ad esse collegate. Dopo un week end di fuoco per i disservizi dovuti ai rubinetti a secco con cui è rimasto mezzo paese, il sindaco di Pignola, Antonio De Luca, ufficializzerà, nella riunione fissata per oggi con i vertici di Acquedotto lucano, la richiesta di fuoriuscita dallo schema idrico che serve i 29 comuni del Potentino alle prese, da mesi, con l’emergenza idrica. “Nonostante non prendiamo acqua dalla Camastra e dal Basento, ma da altre sorgenti e per una parte dalla sorgente Fossacupa rientriamo nello schema per questa sorgente. Poiché il serbatoio di Villafranca per essere alimentato necessita di 23 litri al secondo da Fossacupa e la sua portata è stata ridotta a 16 litri al secondo chiedo che vengano ripristinati i 23 litri al secondo in modo tale che il paese non rientri nelle restrizioni” evidenzia il sindaco De Luca sottolineando come nel suo territorio vi siano “problemi infrastrutturali sui serbatoi”.

Dopo le festività di novembre e quelle di Natale anche nel week end dell’Epifania, infatti, a Pignola – a differenza degli altri comuni dello schema – la metà del paese è rimasta senza acqua. Una condizione che ha fatto montare la rabbia ed i disagi e che ha spinto il primo cittadino, oltre a fissare per oggi una riunione con i vertici di Aql, anche a scrivere al prefetto di Potenza, Michele Campanaro, per denunciare i gravi disservizi subìti dalla popolazione. “Vogliamo capire cosa succede nei giorni di festa. Certo, in parte l’ultimo caso è stato legato ad un errore umano in una manovra ora, però, chiederò un piano di efficientamento sulle nostre condotte. Serve fare interventi infrastrutturali per risolvere la situazione” conclude il sindaco di Pignola. Ma a chiedere opere infrastrutturali sulle reti non è solo lui. Da tempo, i sindaci interessati dallo schema sono impegnati in questo, come conferma il presidente dell’Anci Basilicata, Gerardo Larocca. “Sulla crisi idrica non abbiamo notizie dal 9 dicembre perché non facciamo un incontro e non capiamo quale ‘è la situazione. Quando c’è una unità di crisi per chi ne fa parte essa andrebbe aggiornata se non quotidianamente almeno con costanza e cadenza strutturata invece si va avanti così” sottolinea Larocca che ribadisce come non si debba “lavorare solo e sempre in emergenza ma bisogna programmare interventi strutturali perché questa emergenza non si ripeta”.

“Noi abbiamo fatto questa richiesta ma anche quella dell’annullamento delle bollette e dei ristori per le attività commerciali e per il 20205 ci attendiamo sia l’annullamento delle bollette sia i ristori. Oltre a voler essere ascoltati, ad avere un confronto e poter dire queste cose ad un tavolo da convocare” conclude il presidente Anci. Intanto, finita la tre giorni di erogazione continua dell’acqua, da oggi si ritornerà ad una erogazione di circa 12 ore, fino al prossimo week end. Questo perché sono necessarie nuove verifiche della disponibilità di acqua nella Camastra (che ha superato i 2 milioni e 400 mila metri cubi ma che risulta meno della metà dell’accumulo relativo al 2023) per definire i razionamenti successivi.

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