l'emergenza
Basilicata, crisi idrica sempre più grave: oggi unità di crisi in Regione
E l’Anci chiede a Bardi garanzie sulle acque del Basento
POTENZA - Una corsa contro il tempo, con la garanzia che il completamento della condotta che porterà acqua dal fiume Basento alla diga della Camastra avverrà “entro il 19 novembre prossimo”. È lo stesso presidente Bardi, commissario all’emergenza idrica a rassicurare sull’ultimazione del progetto, divenuto l’alternativa per evitare che dal 22 novembre rimangano senza acqua i 140mila lucani sparsi nei 29 comuni serviti dallo schema idrico della Camastra. Le parole di Bardi, però, non sono sufficienti a rasserenare gli animi di quelli che chiedono chiarezza sui dati legati alla qualità dell’acqua che dal Basento arriverà nelle case. Così, oggi, mentre l’unità di crisi si riunirà al secondo piano del Palazzo della Giunta, all’esterno il Comitato di lotta acqua pubblica, terrà una manifestazione.
“Vogliamo acqua non inquinata e senza rischi per la salute” ripete, da giorni, il Comitato, dopo che negli anni passati si è parlato di un Basento inquinato. Dati e trasparenza, dunque, ribaditi dal presidente dell’Anci, Gerardo Larocca, ma anche da alcuni sindaci come Viviana Cervellino, primo cittadino di Genzano, e Giuseppe Mecca, sindaco di Avigliano. “Sollecitiamo nuovamente la massima trasparenza da parte della politica e invitiamo il commissario per l’emergenza Bardi, ad avvalersi delle collaborazioni tecniche scientifiche degli istituti preposti” ribadisce il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, mentre l’associazione “MedeinLucania” sottolinea che “se si è arrivati a questo punto è perché nel corso degli anni è mancata una gestione oculata dei bacini idrici, delle infrastrutture e delle condotte”. Da parte sua, la Regione conferma che proprio nella riunione di oggi, al tavolo dell’Unità di crisi, saranno ufficializzati i primi dati dell’Arpab (ente che con Acquedotto lucano e Asp si occupa delle verifiche sulla potabilità dell’acqua o sugli altri usi possibili) . “La popolazione sarà costantemente informata sull’evoluzione della crisi idrica e su tutte le iniziative e le necessità che, via via, saranno utili condividere. Si continua a invitare i cittadini ad un uso responsabile dell’acqua, nella certezza di poter contare sul senso di responsabilità della comunità interessata” fanno sapere dalla Regione.
Insomma, per l’ufficialità dei dati sarebbe questione di ore. Altri aspetti, però, saranno anche al centro del tavolo di oggi. Tra questi l’andamento dei lavori per la costruzione del sistema che consentirà di alimentare il Camastra con le acque prelevate dal Basento e la situazione delle perdite idriche, a cominciare dalla rottura della condotta, nei pressi di Brindisi di Montagna, che porta acqua dall’invaso al potabilizzatore di Masseria Romaniello (indicata come una criticità già presente, amplificata dalla carenza idrica di queste settimane), In quest’ultimo caso attualmente una riparazione, secondo i tecnici di Acquedotto lucano, “sarebbe inopportuna”. Questo perché “occorrerebbe interrompere completamente il flusso idrico, svuotare la condotta (perdendo circa 5mila metri cubi di acqua), ripararla e ricaricarla. L’operazione richiederebbe non meno di due giorni durante i quali l’erogazione idrica dovrebbe essere completamente interrotta, creando ulteriori disagi ai 140mila cittadini dei 29 comuni serviti dal Camastra. Nel bilancio idrico di distribuzione, poi, considerata l’attuale emergenza, la perdita è considerata da Acquedotto lucano “tollerabile” anche perché l’acqua che sgorga dalla condotta si riversa nel Basento e, quindi, con il nuovo progetto di collegamento Basento-Camastra, sarà recuperata. “S’interverrà sulla condotta non appena ci saranno le condizioni necessarie” confermano dalla Regione. Al momento resta l’emergenza e tutte le conseguenze ad essa legate.