itinerari in Basilicata

La magia del Pollino ciaspolando nella neve sul versante lucano della montagna

Alessandro Boccia

Nell’ultimo fine settimana sono arrivati in tanti, per lo più dalla Puglia. Grandi e piccini possono sperimentare la magia dell’inverno, camminando sul manto nevoso con le ciaspole ai piedi

PARCO DEL POLLINO - Permettono a chi non scia, o a chi vuole variare un po’, di fare attività sportiva sulla neve, dedicandosi a escursioni mozzafiato. Sono le ciaspole, attrezzi moderni e di plastica, utilizzati dai tanti appassionati di neve che in questi giorni sono giunti sul Pollino. È il caso di Rotonda, sul versante lucano della suggestiva montagna, dove nel week end appena trascorso in tanti, provenienti per lo più dalla Puglia, con l’arrivo della prima neve dell’anno hanno scelto di trascorrere una due giorni in quota godendo delle attività offerte. «Tutti possono ciaspolare - racconta Pino Di Tomaso, guida ufficiale del Parco del Pollino - considerato che non si tratta di uno sport per appassionati, ma, scegliendo i percorsi più facili e brevi, è un’avventura divertente e alla portata di tutti: grandi e piccini possono sperimentare la vera magia dell’inverno, camminando leggeri sul manto nevoso ed immergendosi nella natura più autentica del Pollino».

Le ciaspolate possono essere praticate in ambienti suggestivi: ad esempio partendo da Piano Pedarreto per proseguire verso il crinale a 1.790 metri di Cozzo Ferriero, seguendo il sentiero segnato che passa per Timpa dell’Orso e porta alla Faggeta Vetusta inserita dal 2017 nella lista dei siti Patrimonio Unesco; oppure partecipare alle varie escursioni proposte dalle guide ufficiali del Parco presenti nel territorio, alle famiglie con ragazzi e bambini e agli escursionisti più esperti, con escursioni più impegnative nei grandi scenari innevati dei pini loricati a 2 mila metri e ancora altre attività come le escursioni al tramonto con rientro in notturna. «Con l’arrivo della neve - continua Di Tomaso - un’altra escursione da fare con le ciaspole è quella che parte da Piano Pedarreto, sempre in prossimità del Rifugio Fasanelli, e segue il sentiero dei Tre Rifugi attraversando boschi dove capita a volte di imbattersi anche nelle orme lasciate sulla neve da lupi, lepri e volpi. Infine si arriva a Piano Ruggio, un vasto e straordinario altopiano innevato a 1500 metri, dove in questi giorni causa il grande freddo, le faggete si presentano cariche di neve completamente gelata che brillano sotto la luce del sole. Si prosegue ancora con facilità fino a raggiungere il Belvedere del Malvento, spettacolare e panoramica terrazza a 1630 metri che si affaccia verso la Calabria tra il mare Ionio e il Tirreno dove si possono osservare dei pini loricati abbarbicati sui costoni del versante sud di Serra del Prete. Cerchiamo di lavorare con continuità - conclude Di Tomaso - per favorire un turismo sempre più responsabile, consapevole e lento che sia capace di regalare esperienze uniche a chi decide di venirci a trovare e trascorrere alcune ore in nostra compagnia».

In molti hanno scelto di arricchire l’esperienza sul Pollino, con degustazioni a base di prodotti enogastronomici del territorio. «Questo fine settimana abbiamo avuto anche una coppia arrivata dalla Miami in Florida - spiega Antonio Sassone, responsabile del rifugio Fasanelli - che ha scelto Rotonda per trascorre due giorni di relax ed assaggiare i nostri piatti. A cominciare da quelli con la melanzana rossa e i fagioli bianchi, due eccellenze dop del territorio, oppure i nostri primi con i funghi porcini raccolti nelle scorse settimane nei boschi dell’area. Si spera che la neve possa conservarsi anche nei prossimi giorni - conclude - in attesa perché no, di nuove precipitazioni».

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