L'esposizione

Gioia del Colle riscopre la sua storia: da Natale una mostra dei beni trafugati tornati... a casa

Franco Petrelli

I reperti archeologici sono frutto di scavi clandestini. Sarà visitabile fino al 20 settembre 2026, aperture straordinarie il 26 dicembre, il primo, 4 e 6 gennaio

Un significativo patrimonio di reperti archeologici torna finalmente a casa. È stata inaugurata sabato 20 dicembre, presso il Museo Archeologico Nazionale e il Castello Normanno-Svevo di Gioia del Colle, la mostra «A volte ritornano – Storia di Archeologia tra passato e presente», che racconta il rientro di numerosi manufatti, in prevalenza ceramici, trafugati da scavi clandestini e finiti in Francia.

I materiali, sequestrati presso il Museo di Archeologia di Antibes sono stati restituiti al loro contesto originario dopo un lungo percorso di recupero, studio e restauro. Un ruolo centrale lo hanno avuto le studentesse del corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Bari, che hanno curato gli interventi sotto la supervisione di una docente restauratrice.

L’esposizione sarà visitabile fino al 20 settembre 2026, dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 19.30, con aperture straordinarie il 26 dicembre, il primo, 4 e 6 gennaio.

Privacy Policy Cookie Policy