Occupazione

Gioia del Colle, accordo per il futuro dello stabilimento Ac Boilers: salvati 122 posti di lavoro

Il gruppo Sofinter, con il supporto dell’azionista di riferimento Mutares, ha siglato un accordo preliminare per la cessione del ramo d’azienda comprensivo dello stabilimento Ac Boilers (ex Ansaldo) di Gioia del Colle (Bari) alla società Az Impianti

Il gruppo Sofinter, con il supporto dell’azionista di riferimento Mutares, ha siglato un accordo preliminare per la cessione del ramo d’azienda comprensivo dello stabilimento Ac Boilers (ex Ansaldo) di Gioia del Colle (Bari) alla società Az Impianti, attiva nei settori della carpenteria metallica e dell’energia, con sede in provincia di Salerno.

Sono state avviate le procedure autorizzative necessarie per finalizzare l’operazione, che riguarda l’intero perimetro dello stabilimento – impianti, terreni e l’intera forza lavoro locale. L’accordo segna la conclusione positiva di una vertenza durata circa 18 mesi, che avrebbe altrimenti portato alla chiusura dell’impianto e al licenziamento di 122 dipendenti, attualmente in cassa integrazione.

Secondo la nota ufficiale di Sofinter, la cessione consolida un pilastro fondamentale del percorso di riorganizzazione del gruppo, operante nella produzione di grandi caldaie industriali e di energia da fonti rinnovabili. Il gruppo, recentemente acquisito dal fondo Mutares, ha avviato a giugno scorso un processo di efficientamento e rilancio, con obiettivi condivisi con le istituzioni locali e nazionali.

“Questa operazione non rappresenta una chiusura, ma un nuovo inizio: per il sito, per i lavoratori, per il territorio e per tutto il comparto industriale italiano”, si legge nella nota.

Quando a giugno 2024 è stata condivisa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy la strategia di rilancio, erano stati fissati obiettivi concreti: un accordo con il socio, un’intesa con i fornitori e la definizione di un nuovo assetto industriale per Ac Boilers. Oggi tutti questi traguardi sono stati raggiunti nei tempi previsti.

Il passaggio dello stabilimento e dei lavoratori a un’azienda italiana come Az Impianti, con una chiara visione di sviluppo e radicamento nel Sud Italia, è stato definito da Sofinter come “segno tangibile di responsabilità” e dimostrazione che un grande marchio dell’industria italiana può trovare nuova vita, competenze e energie in una fase di profondo cambiamento.

L’azienda guarda ora con fiducia al completamento dell’iter di ristrutturazione, che coinvolge anche il sistema bancario, auspicando una conclusione positiva entro dicembre, così da portare a termine il percorso di risanamento e rilancio.

“La nostra speranza – conclude Sofinter – è avere al fianco territorio e istituzioni finanziarie per dare futuro a una realtà industriale che ha scelto di trasformarsi, innovare e creare sviluppo”. Il gruppo ha inoltre ringraziato il Ministro Urso e tutto lo staff del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione Puglia e le organizzazioni sindacali per il clima di collaborazione che ha accompagnato questo passaggio fondamentale per il futuro del Gruppo.

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