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Turismo, a Bari l’estate chiude col botto: la città è nella «top ten» delle mete scelte in Italia

Davide Lattanzi

Quasi 100mila visitatori in più rispetto al 2024: i soggiorni sfiorano il milione. E l’extralberghiero è il settore che stacca la concorrenza sulle soluzioni abitative

Bari Il 2025 continua a confermarsi come l’anno d’oro per il turismo. Oggi, almeno sulla carta dato il perdurare del bel tempo, va in archivio un’estate che riporta numeri straordinari: Bari continua ad essere il paradiso dei vacanzieri. I dati di luglio , agosto, nonché la tendenza di settembre confermano l’assoluta affermazione del capoluogo pugliese come meta ricercata dai turisti italiani ed internazionali. Svariate, infatti, sono le punte massime oltre le 12mila presenze giornaliere con una media complessiva degna delle destinazioni più apprezzate d’Europa.

Ancora in crescendo Le previsioni non mentivano: la città si è davvero rivelata nelle posizioni più alte delle classifiche delle mete italiane predilette dai turisti fin dalla primavera. Dalla Settimana Santa in poi, infatti, il capoluogo ha ospitato un numero straordinario di vacanzieri registrando un incremento esponenziale rispetto allo stesso periodo degli anni scorsi. I dati, infatti, sono emblematici: nei mesi di luglio e agosto gli ospiti arrivati sono 233.215 con 620.409 pernottamenti effettuati. Contando anche giugno, l’estate si chiude con oltre 300mila arrivi, con i pernottamenti complessivi che sfiorano il milione. Nello stesso periodo del 2024 furono, invece, 196.377 gli ospiti di luglio e agosto con 495.614 pernottamenti effettuati. Una crescita costante, quindi, che si innesta su una base che già un anno fa denotava il decollo poi puntualmente verificatosi. Bari si conferma saldamente nella «top ten» delle mete italiane scelte dai turisti. Un risultato straordinario che è ormai difeso fin dall’inizio della primavera.

Quanti accenti stranieri Attestato, inoltre, il gradimento generale sia dei turisti provenienti dalle altre regioni italiane, sia in particolare dai visitatori giunti dall’estero che negli ultimi due mesi sale ancora di quota. Il flusso interno resta in vetta: tra gli arrivi generali, il 23,47% viene dall’Italia: in molti casi, Bari è stata preferita a «cult» quali Firenze, Verona, Venezia o Palermo, attestandosi mediamente sotto le sole Roma, Milano e Napoli, forte anche di un rapporto qualità/ prezzo unanimemente riconosciuto conveniente. Ma prosegue anche il trend in ascesa dall’estero. Nel dettaglio, resta saldamente in vetta l’affluenza dalla Polonia che si conferma addirittura su percentuali in aumento rispetto a maggio e giugno (13,75% degli arrivi generali rispetto all’11,43% del bimestre precedente) staccando di netto le altre nazioni. Segue la Francia (8,76%), quindi la Germania (4,45%), la Romania (3,98%), la Spagna (3,93%), e l’Ungheria (3,88%). Restano in quota anche i turisti provenienti dagli Stati Uniti d’America che si attestano sul 2,81%, spinti dai benefici assicurati dal collegamento diretto con New York. Ma i vacanzieri giungono pure da Bulgaria, Paesi Bassi, Regno Unito, Argentina e addirittura Australia.

Ancora «sold out» L’extralberghiero è il settore che stacca nettamente la concorrenza sulle soluzioni abitative. La locazione breve, infatti, si attesta oltre il 48% del totale grazie alla varietà delle soluzioni proposte: dagli affitti brevi (27%) agli affittacamere (17%) fino ai B&b (7,44%), case e appartamenti per le vacanze, residenze turistiche, case per ferie e alloggi in agriturismo. Tuttavia, va sottolineata la netta crescita anche dei pernottamenti in albergo che sfiorano quota 50mila nei soli mesi di luglio e agosto, attestandosi sul 42% complessivo dell’offerta. Un deciso passo in avanti rispetto al 27% dello scorso bimestre. Il trend non dovrebbe calare a breve: la città risulta ancora «sold out» fino a fine settembre: un periodo che segna ancora la forte richiesta per il mare, sebbene la maggior parte dei lidi si avvii ormai alla chiusura. Il «tutto esaurito», peraltro, si estende addirittura in molte delle città dell’area metropolitana, coinvolte per ospitare i turisti, dato il tutto esaurito nelle strutture ricettive della città.

La destagionalizzazione L’obiettivo ora è mantenere l’affluenza alta anche in un frangente che fisiologicamente comincia a segnare una flessione. Fioccano, però, le prenotazioni almeno fino alla metà di ottobre con una continuità destinata a produrre altre settimane da gestire con la massima attenzione da parte degli operatori turistici. Ma c’è di più: a differenza degli anni scorsi, infatti, le richieste si stanno affacciando già per l’autunno inoltrato. Si prevede che il prossimo mese possa accodarsi a tutti gli effetti all’estate, così come un numero considerevole di turisti è atteso per la prima decade di novembre. Entusiaste sono anche le recensioni dei vacanzieri che, però, pongono talvolta l’accento anche su alcune criticità. Dai trasporti al decoro urbano, dalla sicurezza al rispetto dei residenti in weekend che saranno affollatissimi, sono ancora tanti gli aspetti da migliorare. Così come un ulteriore impulso può arrivare da iniziative che possano ulteriormente spingere il turismo: eventi sportivi, congressi, fiere enogastronomiche, appuntamenti destinati ad innovazione e ricerca. Il culto di San Nicola, inoltre, potrebbe produrre nuove impennate di arrivi dall’inizio di dicembre fino a ridosso del Natale. Tutti pazzi per Bari, insomma. Ma ora sarà fondamentale rispondere con un’offerta all’altezza.

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