L'appello

Piazza Umberto a Bari, la denuncia dei residenti: «Noi prigionieri in casa. Si drogano con il crack a tutte le ore»

Rosanna Volpe

Il racconto: «Per i residenti un incubo quotidiano. È davvero uno spettacolo indegno»

BARI - Sono le nove del mattino. Le bustine passano veloci da una mano all’altra. Pochi minuti e il «viaggio»’ inizia sulle panchine sotto gli occhi dei passanti. La chat dei residenti di piazza Umberto, si illumina all’alba e sino a tarda serata. Segnalazioni che si susseguono tra sgomento e rabbia in una comunità che oggi si ritrova a condividere una situazione ormai sfuggita di mano. Come quella di domenica scorsa quando nel tardo pomeriggio un uomo è collassato in una cabina, un tempo adibita a scattare fototessere. Un quadrato al coperto che spesso diventa il rifugio dei pochi che scelgono di nascondersi prima di iniziare il viaggio della morte.

DEGRADO Una situazione surreale – spiega una residente. Claudia (nome di fantasia), vive in uno dei condomini che si affaccia sulla piazza. «Abbiamo scelto una zona centrale per consentire a nostro figlio di poter uscire da solo. Ma ora non ci sentiamo al sicuro. Dalla mattina alla sera siamo costretti ad assistere a scena assurde. Non solo risse frequenti, ma anche ragazzi che spacciano alla luce del sole. Attraversare la piazza è diventato impossibile. Ti fermano per venderti droga o per minacciarti se solo il tuo sguardo incrocia il loro»...

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