Il caso

Bari Mungivacca, l’ufficio postale va in ferie: «Ad agosto aperto solo tre giorni a settimana»

Rita Schena

Tra sportelli dimezzati e chiusure prolungate per ferie, i residenti si sentono sempre più isolati e esasperati: «Servizi scarsi e attese infinite, così il quartiere resta dimenticato»

«Dai quattro giorni a settimana di luglio, ora passeremo a soli tre in agosto e le file arrivano già quasi fuori. In più dentro spesso c’è solo uno sportello aperto. Ogni estate è la stessa solfa. Chissà se nei quartieri in centro le Poste chiudono».

Alle perplessità della signora in tanti annuiscono. Oggi primo agosto è giorno di pensioni e gli anziani in fila all’ufficio postale di Mungivacca sono tanti, come i mugugni per il nuovo orario di chiusure. Dalla prossima settimana e fino a dopo ferragosto, l’ufficio resterà chiuso il venerdì, sabato, domenica e lunedì per permettere ai dipendenti di andare in ferie.

«Nessuno di noi contesta il diritto di un lavoratore di fare le ferie – spiega un signore in fila -, ci mancherebbe altro, ma pensate a noi. In questo quartiere già i servizi si contano sulle dita di una mano e se anche l’ufficio postale è aperto a singhiozzo è la fine».

«I disservizi si sono visti già a luglio – sottolinea un anziano -, quando l’ufficio riapre il martedì si crea la ressa. Tanto più che sui quattro sportelli soliti ne apre uno, massimo due. Tra chi deve effettuare pagamenti, anziani come me o i negozianti che devono ritirare o spedite pacchi, ci sono state attese di più di un’ora. Qualche volta c’è stato chi si è spazientito ed andato via».

La parziale chiusura dell’ufficio postale in via Tupputi a Mungivacca non è una novità, si ripete ogni anno nel periodo estivo, ma questo non fa che alimentare la sensazione nei residenti di essere ancora più periferia in un quartiere che soffre per un po’ di incuria. Tanto più che i tanti anziani non hanno molti mezzi per spostarsi altrove.

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