Maltempo

Mariotto e Palombaio, stop allagamenti: allo studio un sistema di drenaggio

Loredana Schiraldi

Chiesto alla Regione un finanziamento da 1,8 milioni di euro (fondi Fesr-Fse)

Bitonto - Gli allagamenti a seguito di forti piogge nelle frazioni di Bitonto diventeranno solo un triste ricordo. Ad augurarselo è la giunta comunale, che nei giorni scorsi ha dato via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di sistemi per la gestione delle acque pluviali nei centri abitati di Palombaio e Mariotto. Opere del valore di un milione e 800mila euro che il sindaco e i suoi assessori sperano di veder finanziate da via Gentile.

Il progetto, redatto dalla Rotondo Ingegneri Associati, ditta di Cellamare a cui il Comune aveva affidato l’incarico lo scorso 19 maggio, è stato infatti candidato all’avviso pubblico per la selezione di «interventi finalizzati al mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici» del Programma Regionale Puglia Fesr-Fse+ 2021-2027.

Dita incrociate dunque a Palazzo Gentile che, come riportato nella delibera, si impegnerà ad eseguire i lavori, e inserirli in programmazione, solo in caso di ammissione a finanziamento. Corposo e oneroso infatti l’intervento necessario per risolvere le criticità idrauliche strutturali, comuni ad entrambe le frazioni, costituite da scarichi non autorizzati, derivanti da sistemi di drenaggio non regolamentati o da collegamenti impropri tra acque meteoriche e rete nera, e dall’esistenza di almeno un pozzo disperdente da dismettere.

Per dire addio al pericolo allagamenti, secondo lo studio firmato dall’ingegner Giuseppe Rotondo, si dovrà prevedere allora la realizzazione di due sistemi autonomi di drenaggio urbano, ciascuno costituito da una rete di collettamento, un impianto per il trattamento primario delle acque meteoriche e un recapito finale controllato. Nel dettaglio, sia a Palombaio che a Mariotto, si procederà a creare un sistema di collettori per circa un chilometro, sul cui tracciato principale saranno installati una ventina di pozzetti di ispezione. Da realizzare anche caditoie continue, connesse ai pozzetti tramite brevi tratti di fognoli, e impianti di accumulo con sistema di trattamento in continuo sino alla portata di punta di progetto, completo di circuito di by-pass per la gestione delle portate eccedenti.

Il recapito finale previsto per il sistema progettato è costituito, in entrambi i casi, da un corpo idrico superficiale (tombato a Mariotto), identificato sulle cartografie dell’Istituto Geografico Militare (IGM). Lo stesso, funzionale come elemento di drenaggio naturale e da preferire in alternativa ai pozzi disperdenti, riuscirà, secondo il progettista, a garantire una maggiore sostenibilità ambientale, migliorando anche la gestione igienico-sanitaria, a mitigare il rischio idraulico e a favorire la gestione e la manutenzione futura.

«L’intervento – si legge nella relazione generale del progetto - si configura come un primo stralcio funzionale di una strategia più ampia di gestione organica delle acque meteoriche» e non sarà completamente risolutivo, almeno nel caso di Palombaio. Fuori dal sistema resterà infatti il rione Valente delle frazione più vicina a Bitonto, «che richiederebbe la previsione di una ulteriore rete pluviale separata».

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