il piano allo studio
Bari, addio alla ruota panoramica: lascerà spazio a un villaggio per la movida
Le misure del Comune per evitare gli assembramenti all'Umbertino: più tavolini e delocalizzazione dei luoghi del divertimento
BARI - Un pacchetto di misure per offrire soluzioni logistiche alternative. Con un unico obiettivo: delocalizzare e diversificare gli spazi della movida tenendola a debita distanza dalle zone residenziali.
Il Comune di Bari studia le contromosse per evitare il caos all’Umbertino, tornato alla ribalta dopo il karaoke della scorsa settimana con centinaia di ragazzi che nel cuore della notte tra il 7 e l’8 maggio, hanno tenuto sotto scacco i residenti. Un caso che ha sollevato un polverone, anche politico: ieri mattina è stato il tema centrale del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, in Prefettura. Nei prossimi giorni l’amministrazione comunale elaborerà una proposta articolata da sottoporre nel corso di incontri pubblici ad esercenti, residenti e associazioni studentesche per trovare un’intesa.
La novità di questo piano, improntato alla movida «sicura» che non arrechi disturbo alla quiete pubblica, prevede una sorta di deregulation per le occupazioni di suolo pubblico. In sostanza si darebbe ai locali della zona la possibilità, in deroga, di occupare le piazze e i giardini dell’Umbertino (come ad esempio quelli di largo Adua, largo Giordano Bruno e piazza Eroi del Mare) con tavolini e sedie. La presenza degli arredi e dei commensali - è il ragionamento a Palazzo di Città - sarebbe un deterrente per gli assembramenti, un po’ come succede da anni nelle zone pedonali di via Argiro e via Roberto da Bari, senza quindi recare particolare disturbo ai residenti.
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