l'inseguimento
Bari, forzano posto di blocco e speronano auto dei carabinieri aprendo il fuoco contro pattuglia che prova a fermarli
Tra via Tommaso Fiore, via Napoli e la tangenziale direzione Foggia. I due soggetti sono riusciti a fuggire in direzione Bari Palese. La Ss 16 è rimasta chiusa per un paio di ore
BARI - Forzano il posto di blocco, speronano l’auto dei carabinieri del Nucleo Radiomobile, aprendo il fuoco contro i militari. E’ accaduto nel capoluogo, nella nottata di lunedì 31 marzo, tra via Tommaso Fiore, via Napoli e la tangenziale in direzione Foggia. Giunti all’altezza dell’uscita per l’aeroporto, i fuggitivi si sono trovati bloccati da un mezzo pesante posto di traverso da un altro equipaggio dei carabinieri.
Nel tentativo di sottrarsi all’arresto, hanno innestato la retromarcia, speronando l’auto di servizio e aprendo il fuoco contro i militari. Fortunatamente, nessun carabiniere è rimasto ferito. I due soggetti sono riusciti a fuggire in direzione Bari Palese e sono in corso intense attività investigative per la loro individuazione. La Statale 16 è rimasta chiusa per un paio di ore, per le attività di polizia.
Su questa ennesima vicenda di estremo pericolo che i carabinieri in servizio hanno dovuto affrontare, è intervenuto con una nota Luca Specchia, segretario generale provinciale di Bari del Nuovo Sindacato Carabinieri: «Ancora una volta, i carabinieri si sono trovati a fronteggiare una situazione di estremo pericolo, dimostrando grande coraggio e professionalità. Questo episodio evidenzia, però, la necessità di dotare i nostri uomini e donne di strumenti sempre più efficaci per fronteggiare minacce di questo genere, oltre a rafforzare i dispositivi di sicurezza. Non possiamo accettare che chi indossa la divisa rischi la vita senza il giusto supporto operativo e normativo. Continueremo a vigilare affinché il tema della sicurezza degli operatori venga trattato con la priorità che merita».
Il Nuovo Sindacato Carabinieri anticipa che seguirà con attenzione gli sviluppi dell’indagine e continuerà a farsi «portavoce delle istanze dei militari dell’Arma, affinché episodi simili non vengano sottovalutati e si intervenga con misure concrete a tutela del personale». Dalle prime indagini è emerso che a forzare il posto di blocco e ad aprire il fuoco sarebbero stato due individui a volto coperto, a bordo di una Mercedes grigia con alettone posteriore, ora ricercati su tutto il territorio.