il caso

Marisabella, il pasticcio delle fatture: «Maggiori costi per 670mila euro ingiustificati»

Isabella Maselli

La Corte dei conti boccia il ministero delle Infrastrutture sulla rimodulazione del quadro economico per i lavori nel porto di Bari

BARI - Per pagare una fattura del 2023 da oltre 670mila euro per lavori di completamento delle strutture portuali nell’area Pizzoli-Marisabella non si può attingere ai fondi del Programma triennale delle opere pubbliche applicando la norma che consente la «copertura finanziaria all’eccezionale aumento di prezzi». La Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti pugliese, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità del decreto del 30 dicembre 2024 con cui il Ministero delle infrastrutture e trasporti ha approvato la rimodulazione del quadro economico relativo all’appalto nel porto di Bari, ha ricusato il visto. Nell’ambito del Programma triennale, il Mit aveva disposto l’assegnazione di un finanziamento integrativo dell’importo di un milione di euro per il completamento dei lavori nel porto di Bari, ma quei fondi sono finalizzati «alla realizzazione di un progetto con destinazione specifica e non per la mera copertura di un debito pregresso» si legge nella delibera dei magistrati contabili...

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