Le dichiarazioni
Bari, Mons. Satriano: «Nel 2021 prima il Covid, poi la polmonite, stessa diagnosi del Papa. Prego per lui, la sua testimonianza è significativa». Bollettino: notte tranquilla, il Pontefice ha riposato
In una lunga intervista ad Avvenire, l'arcivescovo di Bari-Bitonto ricorda i mesi in ospedale: «Sentirsi accomunati a Cristo, nel frangente della malattia, diventa un sostegno importantissimo»
BARI - «La malattia si affronta affidandosi a Cristo, ma anche con grande fiducia nei medici e con pazienza verso se stessi». Parla così in una lunga intervista ad Avvenire Monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto che ebbe la stessa diagnosi del Papa. Nel 2021, infatti, fu ricoverato per due mesi in ospedale per una polmonite bilaterale, esito del Covid. «Sentirsi accomunati a Cristo, nel frangente della malattia, diventa un sostegno importantissimo. Siamo invitati a credere che il cammino del Papa, anche se lungo, possa avere un esito positivo».
Nelle sue parole, Satriano commenta ancora una volta la trasparenza e la semplicità di Papa Francesco, che non ha chiesto di nascondere le sue reali condizioni: «Le considero testimonianze estremamente significative. Anzitutto, ci dicono che la malattia è uno spazio in cui si può vivere il ministero petrino e, di fronte a visioni edoniste, diventano segnali di Vangelo. Ogni attimo della nostra esistenza è un dono e, al tempo stesso, un’opportunità di grazia anche quando sopravviene la sofferenza. Inoltre il dolore, quando c’è la fede, si fa esperienza gravida e feconda per coloro che sono accanto».
Nonostante tutto, le fake news anche in questo frangente non mancano: «Credo che, come accade anche in altri ambiti, abbiamo perso un’etica nella comunicazione. Talvolta sembra sia stato smarrito un quadro valoriale di riferimento. Spesso mi chiedo: chi di noi gioirebbe se la propria situazione di fatica si trasformasse in oggetto di una comunicazione indifferente al dolore e più propensa a speculare sulla notizia? Eppure, nonostante tutto questo, c’è un mondo silenzioso fatto di gente comune che, in ginocchio, sta pregando per il Papa e per la Chiesa».
IL BOLLETTINO DEL 24 FEBBRAIO: IL PAPA HA RIPOSATO, NOTTE TRANQUILLA
“La notte” del Papa al Gemelli “è trascorsa bene, ha dormito e sta riposando”. E’ l’aggiornamento sul Pontefice che arriva dal Vaticano nella comunicazione mattutina. Nella giornata di ieri, come ha riferito il bollettino medico serale, si sottolineava che le condizioni di salute del Papa “permangono critiche; tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia”.
Una nuova criticità- pure ritenuta sotto controllo - si è manifestata ieri: “alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ben orientato. La complessità del quadro clinico, e l'attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata”. Servirà ancora tempo - a quanto si evince - per capire se la terapia contro la polmonite bilaterale funzioni.