cronache da palazzo

Bari, gestione dello stadio San Nicola: fibrillazioni e grandi manovre

FRANCESCO PETRUZZELLI

Maggioranza a caccia di strategie in vista della monotematica chiesta dal centrodestra

BARI - Nella maggioranza circola una certa fibrillazione. Per evitare, calcisticamente parlando – il tema in sostanza è legato proprio al calcio – il possibile contropiede del centrodestra, pronto a intestarsi, soprattutto davanti alla tifoseria biancorossa, un’eventuale vittoria politica in Aula Dalfino. Al Comune di Bari sono ore di trattative sullo svolgimento del Consiglio comunale dedicato esclusivamente alle sorti dello stadio San Nicola.

La seduta consiliare monotematica chiesta dall’intero centrodestra per fare chiarezza e trasparenza sulla manutenzione dell’«astronave» di Italia ‘90 e sulla ottimizzazione della concessione dell’impianto alla società biancorossa dei De Laurentiis. L’appuntamento è per venerdì 21 febbraio alle ore 16 e non c’è da parte di nessuna forza politica, specie nel centrosinistra, la volontà di mandare deserta la seduta (come successo negli anni scorsi su temi altrettanto caldi come la situazione di Amtab) e di far quindi saltare i nervi alle opposizioni. E alla tifoseria.

Da qui la necessità di fare un ampio ragionamento all’interno della maggioranza con un vertice che si terrà nel pomeriggio di venerdì. Consiglieri, assessori e soprattutto il sindaco Vito Leccese si ritroveranno per analizzare il tema e per individuare una strategia nel metodo. Quella seduta, è l’imperativo tra i corridoi di Palazzo di Città, deve concludersi necessariamente con un atto, un ordine del giorno. Insomma, con un documento ufficiale. In caso contrario rischierebbe di diventare il classico talk show da chiacchiere del bar dello sport.

L’obiettivo è anche concordare con il sindaco la strada amministrativa da percorrere essendo lui di fatto l’assessore allo sport, delega che, seppur ambitissima tra consiglieri e assessori del Pd, non è stata assegnata ad alcun esponente della giunta. E nessuna forza politica della maggioranza vorrebbe mettere in imbarazzo il sindaco-assessore. Dall’altra parte invece il centrodestra prepara le contromosse, anche se da più parti emerge la volontà di lavorare a un documento comune in vista della concessione dello stadio in scadenza il prossimo anno. E che indichi alla giunta e agli uffici nuove clausole per il rinnovo e soprattutto a garanzia economica dell’amministrazione comunale.

Tra i primi tessitori del documento ci sono da una parte Antonio Bozzo del Pd e dall’altra Antonio Ciaula di Fratelli d’Italia, gli stessi che durante diversi Consigli comunali non hanno nascosto il proprio disappunto sulle condizioni igieniche e di manutenzione ordinaria del San Nicola, rincarando la dose specie dopo la partita Bari-Brescia dello scorso 18 gennaio con lo stadio diventato praticamente una laguna. «Molti sono gli aspetti da attenzionare, sia per il presente che per il futuro, dal momento che lo stadio è un bene pubblico e come tale appartiene a tutti i cittadini, che peraltro lo hanno di recente ristrutturato investendoci decine di milioni di euro – ripetono da giorni i consiglieri di centrodestra -. Una concessione assai particolare, molto vantaggiosa per la società privata che detiene il titolo sportivo del Bari, rispetto alla quale vanno fatte delle riflessioni in un confronto pubblico, serio e nella sede istituzionale più idonea: il Consiglio».

Intanto, un altro tema che sta animando in queste ore le cronache di palazzo è il piano parcheggi. Dopo vari tentativi si svolgerà giovedì 20 (e non più venerdì 14) la seduta congiunta delle commissioni Urbanistica e Lavori Pubblici per chiedere delucidazioni a sindaco e assessori sul recente affidamento a due gruppi professionali della redazione del piano sosta e parcheggi. Dopo un primo diniego messo ai voti nei giorni scorsi, ieri mattina la commissione Urbanistica ha fatto retromarcia votando sì alla seduta congiunta. «Grave aver votato per ben due volte sullo stesso argomento e con esiti diversi. Scriverò al presidente del Consiglio e al segretario generale del Comune per accertare se ci sia regolare», attacca il consigliere di centrodestra, nonché vice presidente della commissione Urbanistica, Carlo Patruno. «La congiunta non serve - ribadisce – visto che le due commissioni hanno competenze ben diverse».

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