Nel weekend

Movida a Bari, dopo la sospensione dell'ordinanza i commercianti chiedono fiducia: «Ora ripopoliamo l’Umbertino»

Davide Lattanzi

Gli esercenti: «Occorre responsabilità, ma basta fango sul quartiere»

BARI - Da ora e per le prossime settimane i riflettori saranno puntati su di loro. È cominciato il primo weekend senza «restrizioni» nel quartiere Umbertino: l’ordinanza del sindaco Vito Leccese non è stata rinnovata per la terza volta a fronte dell’impegno dei gestori dei locali dedicati a «food & beverage» che hanno proposto un dettagliato vademecum impegnandosi a contribuire per il mantenimento della quiete nel quartiere.

Un codice di autoregolamentazione che prevede figure come «street controllers» e facilitatori incaricati di interagire con l’utenza al fine di evitare assembramenti molesti e inquinamento acustico, nonché l’impegno di esporre i metri quadri disponibili e il numero massimo di coperti consentiti negli spazi autorizzati per patio, dehors o plateatico. Gli operatori dovranno anche informare sulle modalità della somministrazione di alimenti e bevande, soprattutto sul consumo responsabile di alcolici e sul divieto di vendita ai minori. Facile intuire che difficilmente un contesto così particolareggiato sia a regime in poche ore. Il fine settimana scandito dal maltempo non richiederà probabilmente misure eccezionali, ma il test delle prossime settimane (che saranno attenzionate in modo particolare dal Comune) sarà indicativo su come il quartiere si avvicinerà ai frangenti in cui l’affluenza in strada inevitabilmente aumenterà.

Cancellare il danno d’immagine «La priorità ora è ripopolare l’Umbertino e pulirlo da tutte le accezioni negative affibbiate in questi tre mesi», è il pensiero di Davide Mitacchione, proprietario del Luau Tiki Bar...

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