la decisione

Bari, trasformazioni da uffici in appartamenti. Consiglio comunale: stop alle speculazioni

Francesco Petruzzelli

Ieri la seduta della massima assise cittadina. Scelta la linea più intransigente rispetto ai cambi di destinazione d’uso

BARI - La stretta arriva sull’intero territorio comunale. Mettendo uno «stop» a tutte le maglie del piano regolatore generale destinate a terziario-direzionale.

Gli edifici previsti, ma non ancora realizzati, non potranno ottenere un cambio di destinazione d’uso a residenziale. In pratica lì dove sono previsti uffici non potranno sorgere nuovi appartamenti. Dopo settimane di forti perplessità e di confronti, in Consiglio comunale passa la delibera che mette un freno alle nuove residenze. La disposizione, sulla quale il centrosinistra si è a lungo interrogato chiedendo anche un parere all’Avvocatura Comunale, arriva in ottemperanza alle sentenze di Tar e Consiglio di Stato scaturite dal ricorso presentato dalla Noema srl.

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso della società, da un lato annullando il diniego comunale sul permesso a realizzare in via Mazzitelli a Poggiofranco un piano di lottizzazione risalente al 1991 con parziale cambio di destinazione d’uso da terziario a residenziale, dall’altro censurando la disciplina comunale (la delibera di Consiglio del 2022) che riteneva ammissibile il mutamento di destinazione in deroga solo per gli immobili già esistenti, non considerando invece vincolante la norma regionale, più espansiva, che prevede tale possibilità per tutti gli edifici sia esistenti e sia futuri. Il Consiglio di Stato ha quindi rimesso alla facoltà del Comune la possibilità o meno di consentire il cambio di destinazione purché ciò avvenga «caso per caso e individuando le aree in cui consentirlo e senza escludere tale facoltà agli immobili non ancora realizzati o in corso di realizzazione». Bari ha scelto la linea più «intransigente» in ragione sia del sovradimensionamento delle previsioni residenziali del piano regolatore (dal 1976 ad oggi la popolazione barese è calata di oltre il 18%) sia per documentata insufficienza delle dotazioni territoriali come «servizi per l’istruzione» e «attrezzature di interesse comune».

In un dibattito insolitamente assente – l’unico a intervenire è Giuseppe Carrieri (Forza Italia) per annunciare l’astensione su «una delibera spigolosa» - il centrosinistra approva due emendamenti a firma della presidente della commissione Urbanistica, Maria Stefania Durante (Pd), che ammorbidiscono alcuni tratti del testo della delibera. Dalla quale nella parte in cui si dice di voler «favorire il riuso e il recupero del patrimonio edilizio esistente» sparisce la dicitura aggiuntiva «e a minimizzare il consumo di suolo», mentre in altre viene aggiunto il passaggio «come dimostrato dall’istruttoria tecnica», quasi a voler rimarcare le responsabilità degli uffici. Insomma, niente dibattito tra un centrosinistra che tace e un centrodestra rappresentato in Aula dal solo Carrieri visto che al momento del voto i suoi colleghi Pino Viggiano (Fdi), i civici Carlo Patruno e Valeria Amoruso (Romito Sindaco) e Livio Sisto (Forza Italia) non partecipano.

Il Consiglio all’unanimità ha detto sì all’acquisizione al patrimonio comunale di Isolato 49, il complesso a Bari Vecchia dove ha sede il Museo Civico. «Ci sarà un piano di valorizzazione del bene» l’annuncio dell’assessore al Patrimonio Nicola Grasso, incassando il plauso bipartisan dei dem Marco Bronzini e Micaela Paparella, di Pierluigi Introna (Leccese Sindaco) e finanche del forzista Carrieri. Con tale operazione il Comune risparmierà sui 50mila euro annuali di canone di locazione pagato allo Stato. L’Aula, sempre all’unanimità, ha approvato l’ordine del giorno dei consiglieri Francesca Bottalico (Bari Bene Comune) e Italo Carelli (M5S) che impegna il sindaco a trasmettere al Governo la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina e a favorire la pace in Medio Oriente. Disco verde anche alla risoluzione di Carrieri (Forza Italia) per l’istituzione delle comunità energetiche e degli annessi sportelli informativi, tema sul quale l’assessora al Clima Elda Perlino ha annunciato un gruppo di lavoro già avviato dal Comune con il Politecnico per l’insediamento in città della prima comunità energetica pubblica.

Privacy Policy Cookie Policy